Dettagli Recensione
Una francese sincera.
Finalmente la verità.
Conoscevo di fama la Humbert, ed era una fama meritata.
Da grande amante dell'arte, della verità, di più, da membro fondatore della "Combattant de la Liberté", la Humbert traccia tutto il suo disprezzo per la resistenza francese, definita organo di doppio livello.
La trama del romanzo si snoda fra il gruppo dei pochi, i veri combattenti, e la rabbia fertile degli altri...De Gaulle compreso (ed era tempo!), che lancia ordini da...Londra!
La donna di cultura non evita il problema Vichy, e per una volta tanto proclama la pochezza della tanto celebrata "rivolta transalpina".
Certamente è facile, dopo che altri sono morti,scendere dalla Gran Bretagna in prima classe e, indossato il kepì, saltare sulla jeep angloamericana più vicina al centro per ricevere il trionfo.
Peccato l'abbiano tradotta solo adesso.
Brava, eccellente, critica signora Humbert.