Dettagli Recensione
Il genio autoironico ed il dottor Parkinson.
Amo di un amore infinito la signora Franca Norsa, è bene premetterlo. Che poi il suo nome d'arte sia Valeri, per me ma, credetemi anche per lei, è cosa di secondo piano.
Questo libro l'attendevo da tempo. I medici sono un po' come gli agenti di polizia: hanno le loro fonti segrete ed i loro informatori.
Non mi ha lasciato deluso, come tutti i "piccoli parti" della signora Franca.
Si tratta di una confessione, meglio, di un'ammissione, di tutte le debolezze che decorano il carattere di questa fantastica artista.
Il suo rapporto con la sfortuna, con la malattia, con la guerra che non finisce mai, con la vecchiezza; ma anche con l'amore, con la vita, con i doni della vita che sono i libri e i cani.
Cara "giovanissima" signora Norsa : lei sarà anche pigra per colpa dell'"eccessivo shopping, vero", ma la prego...scriva prestissimo qualcos'altro.
Perché se "nascere brutti è già una sfiga clamorosa da giocare al lotto" io amo il suo humour di una passione quasi immorale.
E se l'essere ebrei e brutti "è una doppia sfiga" sappia, mia coltissima ed intelligentissima signora, che ho letto il suo ennesimo libro in un'ora e mezza.
Sulla copertina c'è la sua foto, ancora priva del "maleducato e volgarissimo dottor Parkinson"...ed io la trovo bellissima.
Come sempre.
Suo,
Jan. (Esatto,Jan come quel tipo della Primavera di Praga...).
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Commenti
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la signora Franca Valeri non è affetta dal MORBO DI PARKINSON (come si ostinano a sottolineare sprovveduti giornalisti), bensì si tratta di un comune TREMORE ESSENZIALE (http://it.wikipedia.org/wiki/Tremore_essenziale) e, più specificatamente, TREMORE FAMILIARE in quanto ha una base genetica.
Un cordiale saluto.
Franco Clavari
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accidenti a te, Jan! Ora non riesco ad aspettare che mi arrivi a Natale: mi tocca cercarmelo prima!!! :))