Dettagli Recensione
Gli anni della peggio gioventù
La confessione di Leonardo Marino è veritiera? Di certo per buona parte. A sparare al commissario Calabresi è stato Ovidio Bompressi? Molto probabile. Il mandante dell'omicidio è stato Pietrostefani? Probabile. Adriano Sofri è a conoscenza dei nomi e delle dinamiche dell'operazione? Ancora probabile. Fu lui a dare il via definitivo in una piazza di Pisa come sostiene Marino? Difficile da credere.
Analizzando a fondo le carte processuali Giampiero Mughini (uno dei direttori dei giornali di Lotta continua) trae le proprie conclusioni su una delle vicende più nere della storia italiana, quella dell'assassinio del commissario Calabresi, reo secondo i militanti di Lotta Continua (e non solo) di aver torturato ed ucciso l'anarchico Giuseppe Pinelli a sua volta accusato (ingiustamente) di essere uno degli esecutori dell'attentato a Piazza Fontana. Quello che emerge dal libro di Mughini è un manifesto spietato degli anni '70, anni in cui la politica e gli ideali probabilmente distorti hanno condizionato la vita di molti giovani e sono sfociati nei peggiori atti criminali che il nostro paese possa ricordare. Mughini riconosce col senno di poi tutti i torti della propria generazione pur essendo assolutamente d'accordo con la concessione della grazia ai protagonisti dell'omicidio Calabresi, uomini che, un pò come lui, sono profondamente cambiati negli ultimi trent'anni e che comunque hanno abbondantemente espiato la propria pena, Sofri su tutti.
Consigliato.
Indicazioni utili
"Spingendo la notte più in là" di Mario Calabresi