Dettagli Recensione
La morte del libero arbitrio
Questo libro non è un romanzo anche se ne ha la forma, è un reportage giornalistico crudo e violento sulla camorra e sul suo impero politico, economico, imprenditoriale, del terrore.
Uno stato nello stato ma anche di più, uno stato dove che tu ne faccia parte o non ne faccia parte non puoi comunque sbagliare perchè chi sbaglia paga...con la vita.
C'è il racconto della crescita politica e imprenditoriale dei vari clan e anche le manie e le fisse dei boss come in un tragico gossip di sangue.
E' il racconto della morte del libero arbitrio: non hai una vera scelta , puoi solo scegliere il tuo carnefice, il possessore dei tuoi sogni , dei tuoi valori , la mano che ti nutrirà nascondendo una pistola dietro una carezza.
E' impressionante la vastità dell'impero camorristico, l'enormità di contatti, imprese, capitali, la feroce determinazione per perseguire uno scopo ma soprattutto il senso di impotenza che ti lascia: ti sembra tutto troppo grande, troppo radicato e ti chiedi da quale goccia di oceano dovrai cominciare per asciugare il mare...
Il senso di tutto sta nel finale a pagina 330 , è il testamento di un uomo che nasce e che vive in un luogo che non ha un mero confine di spazio e tempo perchè spazio e tempo si dilatano o si restringono secondo le logiche dei clan : se sgarri non sei al sicuro neanche nell' inferno più lontano del mondo perchè l'inferno ti insegue ti bracca , non c'è prescrizione o perdono , se non paghi oggi pagherai domani, dopodomani, tra trent'anni, pagheranno i tuoi figli , i loro amici in un drammatico domino dove si smette di cadere solo in una fossa magari senza neanche il tuo nome sopra.
Non c'è pace o tregua , solo una guerra silenziosa nella quale anche la persona che ti cammina accanto può costituire un movente per eliminarti, ogni gesto va pesato e misurato e se riesci a dormire appena prima di chiudere gli occhi ti chiedi se non perquisiscano anche i pensieri...un libro assolutamente agghiacciante.
Forse solo Saviano e chi , come lui , ha il coraggio di denunciare alita un soffio di speranza .