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Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile
 
Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile 2018-02-27 17:56:13 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    27 Febbraio, 2018
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il potere della gentilezza

Isabella Guanzini edita per Ponte alle Grazie il libro: Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile. Parlare di tenerezza oggi è una impresa ardua e bellissima, poiché la realtà, nella sua opaca pesantezza, si rende sempre più indecifrabile, narcisistica, violenta. Significa parlare di amore, di umanità, di curiosità verso l’altro, di quella leggerezza profonda che permette di intercettare il senso profondo e creativo della nostra fragilità. La forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto corrisponde alla via sovrana per una nuova ecologia umana: si propone di generare pratiche capaci di rinunciare alla rigidità auto difensiva. E’ nelle trincee della vita quotidiana delle città che gli affetti si intensificano o si spengono, in sempre nuovi territori generazionali, relazionali, di contatto in contatto. Osservando ed ascoltando le donne, gli uomini, i giovani della nostra epoca post moderna, sostiene la Guanzini, non si può non avvertire il diffondersi di una malinconia generazionale generale, come fosse una radiazione cosmica di fondo, composta insieme di depressione e di euforia, esplosa da qualche parte. Passioni tristi, stanchezza atmosferica che filtra negli stati d’animo, nei luoghi di lavoro, nelle case. Per superare la difficoltà a comprendere e a rivelare la propria intimità affettiva, occorre soprattutto un linguaggio capace di ospitare i movimenti dell’anima in tutti i suoi slanci e le sue delusioni. La tenerezza esplode dalla crosta di zucchero e va mostrata in tutta la sua potenza: è la percezione della fragilità della vita, il riconoscimento del volto dell’altro, della sua fisicità, del suo essere al mondo. Evitando i caramellosi luoghi comuni, l’autrice spaziando da De Lillo a Papa Francesco, da Max Weber a Forster Wallace, indica il potere della tenerezza quale tema di una restituzione della convivenza civile alla complicità affettiva per la condizione umana che stiamo perdendo.

Una lettura profonda e ricercata, affascinante.

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