Dettagli Recensione

 
La responsabilità dello scrittore
 
La responsabilità dello scrittore 2017-08-31 16:55:43 Mian88
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
4.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    31 Agosto, 2017
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

La forza della parola

Correva l’anno 1946 quando Jean Paul Sartre, sulla scia dei resti del Secondo Grande Conflitto Mondiale ed in occasione della prima riunione dell’UNESCO, provvedeva ad illustrare la concezione dell’esistenza come contingenza, e dunque, come problema individuale, alla maturazione di una filosofia che si propone di tenere insieme l’irriducibilità di ogni singola realtà e la cocente tensione sociale.
E sarà proprio partendo dal legame con la tradizione tipicamente francese – che vede il suo apice in Emile Zola – che Sartre, delineerà quella che sarà la teoria dell’engagement dell’intellettuale, poiché lo scrittore, sin dal momento in cui decide di mettersi innanzi ad un foglio bianco, compie una scelta. O meglio, è costretto a scegliere, è costretto a dire la verità perché in un mondo dove la comunicazione assume dimensione planetaria, non ci si può appellare all’ignoranza e alcuna ingiustizia può essere celata. Le parole, come ci ricorda il filosofo, possono essere utilizzate come segni convenzionali ricollegati tra loro per formare significati ed idee, ed ancora, possono essere concepite come oggetti naturali. Di fatto, esse permeano di contenuto, di concetto, sono anima. Non possono dunque essere taciute, nel momento in cui, lo scrittore, vi attribuisce un nome. Perché il narratore è colui che “ha fatto appello alla libertà altrui perché questa libertà riconosca in primo luogo la sua”. E, poiché la libertà non si contempla, ma si realizza, egli si rivolge alla libertà altrui quando vuole proporle di cambiare qualcosa.
Assunto ciò, il compositore è responsabile, non può sottrarsi dal tutelarla, quella libertà, che è costantemente minacciata da un mondo violento e rude, che nulla risparmia a chi ci vive.
Un piccolo saggio di appena 58 pagine contenente riflessioni, poi confluite nell’opera “Che cos’è la letteratura?”, che permettono al conoscitore di interrogarsi su interrogativi e problematiche di ancora attuale oggetto sociale.
Un testo ben ponderato ed esaustivo che costituisce una buona base di partenza ma che necessita di ulteriori approfondimenti, non riuscendo, vista sua relativa dimensione, a dare piena risoluzione, e soddisfazione, alle molteplici domande che seguono alla lettura.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La tentazione del muro
Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera
Il miracolo Spinoza
A proposito del senso della vita
Vietato scrivere
L'amore sempre
Homo Deus
Eros il dolceamaro
Quando i figli crescono e i genitori invecchiano
Questo immenso non sapere
Un mondo sbagliato
Il metodo scandinavo per vivere felici
Storia dell'eternità
Basta dirlo
Contro il sacrificio
Il corpo elettrico