Dettagli Recensione
Amici e complici
Tre amici, un filosofo, uno psichiatra, un monaco buddhista decidono di fare una full immersion congiunta in loro stessi e di condividere con il mondo i loro pensieri in merito a tanti temi della vita, che interessano davvero tutti noi. Ne nascono pensieri e riflessioni che sono il frutto di un lungo loro lavoro interiore che ha radici profonde, anche nella storia della loro vita. Interessanti sono i diversi punti di vista, che, se in alcuni aspetti divergono, in altri hanno punti di contatto interessanti, pur essendo loro personaggi così diversi, tanto che questi tre sono molto più che amici, sono complici. Nel bene. Il tutto è offerto a voci alternate, che a volte sembra quasi fuse insieme ed è impreziosito da citazioni di scrittori e pensatori. Il messaggio che più mi ha colpito è che ognuno di noi ha un centro del proprio essere che sfugge ad ogni sguardo e, proprio perché il centro è la parte più vera di noi, ognuno di noi deve essere fedele alla propria natura profonda, senza farci inasprire dalle loro sofferenze e pur con le montagne russe interiori che, prima o poi, tutti ci ritroviamo ad affrontare.