Dettagli Recensione
Riflessioni sui comportamenti umani.
Partendo dal presupposto che la “stupidità è cosa comicamente seria o tragicamente comica”, intento primario di questo saggio è quello di dare avvio ad un’analisi della storia dell’uomo in chiave di ottusità, una riflessione cioè atta a mettere in evidenza paradossi e non di quelli che sono i comportamenti umani nonché a snidare e meglio identificare quella componente così assurda che spesso si annida nelle menti dei più.
Ed è così che, attraverso un linguaggio forbito e proprio di un autore noto al pubblico – soprattutto – dei giuristi perché mentore e guro per eccellenza del diritto penale italiano, Ferrando Mantovani, ci coinvolge in riflessioni tutt’altro che scontate e superflue su quella che è la psiche antropica. Vi riesce altresì facendo ricorso ad uno stile prettamente impostato a quello filosofico-penalistico, ma che è al contempo ironico, diretto, lungimirante, accorto.
Non solo. Detta stupidità viene analizzata caso per caso, passando al vaglio cioè, molteplici contesti, che vanno dal panorama autenticamente storico e/o politico a fenomeni oggigiorno sempre più diffusi e di dubbia apprezzabilità quali lo smisurato consumo di alcool o sostanze stupefacenti, o ancora alla forza dell’induzione e alle verità dei max media in particolare circa il pensiero comune, a dogmi quali l’onestà dei politici, al riposo del legislatore, ai silenzi dei magistrati, all’umiltà degli intellettuali, all’ordine delle acritiche convinzioni umane stratificate, agli effetti della tecnologia sulla nostra quotidianità con tanto di conseguenze comportamentali ed effetti sulle priorità.
Ulteriormente lo studioso si prefigge di fornire all’attento lettore gli strumenti necessari per meditare sulle considerazioni presentate così da costruirsi, perché no, qualche “anticorpo”. Incontestabile è infatti è la verità che tutti esultano e sopportano se giudicati malfattori quando nessuno tollera di essere considerato stupido, a maggior ragione se e quando lo è.
Il tutto viene posto in essere senza presunzione, senza superbia. Quello che avete davanti è un elaborato scritto in un mese ma meditato in una vita, è il frutto dell’esperienza, della constatazione di fatti e circostanze che si sono susseguite in anni di insegnamento, in incontri con muse ispiratrici, uomini e donne vissuti o viventi che si sono susseguiti ed intervallati nelle circostanze più disparate. E’ semplicemente un modo per rileggere umane cose da una diversa prospettiva. Ecco perché ogni pagina è intrisa di sarcasmo, satira, umorismo.
Un compendio, in conclusione, che seppur si approcci alla tematica con un atteggiamento scientifico, prefigurandosi di classificarne le forme e le metodologie nonché le cause e le leggi che lo governano, si dimostra essere una autentica chicca.