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Elementi essenziali nella vita di oggi
Quando sono di fronte ad uno scritto di Calvino lo stupore e la meraviglia mi colpiscono in pieno. Da sempre, sono stata affascinata dal suo modo di scrivere e vedere la realtà, con occhi diversi. Lezioni americane, è un libro che raccoglie le sei conferenze che l’autore ha scritto come proposte per il nuovo millennio. Alla morte di Calvino, il libro era senza titolo ma grazie ad Esther Calvino viene alla luce che Pietro Citati durante le sue visite aveva l’abitudine di esordire: Come vanno le lezioni americane? E di lezioni proprio si parlava.
Dunque, partiamo dalla prima:
- Leggerezza: “…nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna.” Parlando di leggerezza, egli la considera un valore e non un difetto facendo riferimento ad opere del passato andando alla ricerca di ideali e come questo valore si sia situato nel presente e nel futuro. Di conseguenza, ci presenta il mito di Perseo colui che uccise Medusa, un riferimento a Kundera e alla sua opera “L’insostenibile leggerezza dell’essere” e a Lucrezio e il suo “De rerum natura”, nel quale viene delineata la dissoluzione della compattezza del mondo. Successivamente, troviamo un riferimento anche ad Ovidio, Cavalcanti e alla sua narrazione intessuta di un linguaggio alleggerito senza peso e a Cyrano De Bergerac. Quest’ultimo celebra l’unità di tutte le cose, la varietà delle forme viventi e il senso di precarietà dei processi.
- Rapidità: Si parte dalla leggenda di Carlo Magno dello scrittore Barbey d’Aurevilly alla versione di Petrarca per delineare il concetto di rapidità come ritmo che scandisce il racconto. Si fa inoltre riferimenti alle novelle di Boccaccio e Calvino prende per buona la definizione del termine elaborata da Leopardi nello Zibaldone: “la rapidità e la concisione dello stile piace perchè presenta all’anima una follia d’idee simultanee, così rapidamente succedentisi, che paiono simultanee, e fanno ondeggiar l’anima in una tale abbondanza di pensieri e d’immagini….”. La conferenza continua facendo riferimento al Dialogo dei massimi sistemi e il tempo di Mercurio e Vulcano.
- Esattezza: Tale termine vuol dire tre cose, un disegno ben definito; l’evocazione d’immagini nitide e un linguaggio preciso. Viene nuovamente citato il Leopardi, autore straquotato nell’esplicitazione ben definita dei termini presentati nelle sue conferenze. Calvino, sente il bisogno di difendere i valori importanti che hanno dato vita a queste proposte per il nuovo millennio, per non usare il linguaggio in maniera approssimativa e casuale. E in questo caso, sembra giusto citare la poesia l’infinito del Leopardi…” e il naufragar m’è dolce in questo mare” non è vista solo come chiusura del componimento ma anche come un senso di dolcezza misto ad angoscia. La conferenza si conclude con un autocitazione delle città invisibili e un accenno a Paul Valery.
- Visibilità: Facciamo qui riferimento al Purgatorio di Dante e alla moltitudine di immagini che creano diversi livelli dell’immaginario sottolineando l’importanza della fantasia. Questo valore è tra quelli più a rischio, gli uomini con il tempo lo stanno perdendo, non riesco a mettere a fuoco visioni ad occhi chiusi. Ecco qui, che prende piede l’importanza della pedagogia dell’immaginazione, un attenzione alle visioni interiori senza soffocare la propria immaginazione. Segue la citazione di Balzac con Le chef-d’ceuvre, parabola dello sviluppo dell’arte moderna e si accentua che “tutte le realtà e le fantasie possono prendere forma solo attraverso la scrittura, nella quale esteriorità e interiorità, mondo ed io, esperienza e fantasia appaiono composte della stessa materia verbale.”
- Molteplicità: Calvino, parte da una citazione di Gadda dal romanzo “Quel pasticciaccio brutto de via Merulana”, scelta perchè la sua filosofia si presta bene al suo discorso del sistema dei sistemi. Qui vengono citati anche i poeti maledetti come Mallarmè, Flaubert e Mann. Si afferma che ciascuno di noi è una combinazione d’esperienze, informazioni e letture. Ogni singola vita è fatta di oggetti, stili, dove tutto si mescola e ricompone.
Attraverso queste conferenze, l’autore ha avuto la possibilità di dire tutto in tutti i modi possibili. Un attenzione alla capacità di scrittura e di lettura, dell’inizio e della fine. Non è facile leggere un libro come questo al giorno d’oggi né tanto meno comprenderlo a fondo, ognuno ne estrapola il suo di significato. Si pone come l’ingresso in un mondo di valori che si cerca di salvare in una società dove sono poco attenzionati.
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