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Elogio del libertino
 
Elogio del libertino 2016-09-19 08:30:46 Belmi
Voto medio 
 
3.6
Stile 
 
4.0
Contenuti 
 
3.0
Approfondimento 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    19 Settembre, 2016
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L’identikit del libertino

“Ci basti per ora, ai fini della nostra ricerca, sapere ciò che il libertino non è; in primo luogo un dongiovanni .. né tanto meno un play-boy, che del dongiovannismo contemporaneo è tra le più volgari (di massa) e deteriori raffigurazioni”.

Franco Cuomo, autore particolare, ci presenta un saggio davvero insolito, che ha come obiettivo quello di illuminarci sulla figura del libertino e di tracciarne una ben chiara distinzione con il più comune dongiovanni. Come si può ben capire dal titolo, il libertino viene elogiato e descritto nel dettaglio per aiutare anche i più contemporanei a seguirne le orme.

Devo essere sincera, durante la lettura di questo testo, più volte mi sono chiesta se forse in passato sono stata troppo “spietata” nei confronti dei libertini o se Cuomo ne è davvero un estimatore.

La sua analisi è veramente ben fatta e completa e parte dagli “albori” mettendo a confronto Casanova e Dongiovanni, e la storia va avanti fino al contemporaneo. Il “libertinaggio” è davvero un’arte e sono molteplici le caratteristiche che il soggetto deve avere. L’identikit è minuzioso e fra le cose più particolari posso menzionare il rapporto del libertino con l’ecologia, con il cibo, con la città, con la religione, il denaro e l’autorità politica.

Un saggio particolare, dettagliato e non scontato. Molti si ricrederanno, altri ne rideranno ma molti ne potrebbero seguire le orme… Quindi lo consiglio a chi come me voleva approfondire la figura del libertino (c’è davvero molto dietro a questa figura) e anche a chi ne volesse cominciare e continuare “la scuola di pensiero e di vita”.

Voglio ricordare ai futuri “seduttori” che “Enormi sono le differenze che contraddistinguono nella fine, come nell’esordio della loro carriera, il libertino dal comune dongiovanni” e che “È evidente che a questa soglia si arriva soltanto dopo un tirocinio travagliato, talvolta stremante, poiché, se amare una donna e perderla può lasciare un segno indelebile in un uomo di una certa sensibilità (e il libertino per forza di cose deve esserlo) immaginate quale garbuglio sanguinoso di graffiti debba lasciare l’averle tutte amate e perse tutte”.

Buona lettura!

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Commenti

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Mian88
19 Settembre, 2016
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Bella analisi Fede, mi sa che a mia volta sono stata troppo spietata con i seduttori, in passato :-)
Ottima anche la scelta della citazione, Brava!
In risposta ad un precedente commento
Belmi
19 Settembre, 2016
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Grazie Mille!
Fede
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