Dettagli Recensione
Era il 1928
Sarebbe soddisfatta la signora Woolf, nel leggere tante recensioni su “Una stanza tutta per sé”?
Si è scritto di tutto, con la pretesa di sviscerare un testo ostico e criptico in numerosi passaggi.
Addentrarsi nella trama intricatissima e complessa dello scritto, mantenendo lucidità ed equilibrio nella comprensione di tutti i cavilli intellettuali, sociologici, culturali, politici, etici e filosofici messi in campo dalla Woolf, è esercizio duro e stancante.
Il tema da trattare è materia succulenta per l'autrice, ossia le donne ed il romanzo, un binomio che scotta e che elaborato da una mano femminile nel 1928, diviene un'arma pungente per scavare negli ultimi secoli di storia letteraria e leggerne i risultati incrociandoli con l'evoluzione sociale.
Disseminati tra le righe sono tanti gli illustri colleghi citati, uomini e donne, poeti, narratori, pensatori, le cui figure sono riportate alla luce, mentre Virginia accarezza i polverosi volumi di una libreria immaginaria.
E' un viaggio difficile quello intrapreso dall'autrice inglese, condotto con la sua penna indomita e sfuggente, che adotta il flusso di coscienza anche in questa stesura pur non appartenendo al genere romanzo; un flusso che diviene volo pindarico, spingendo il lettore a improvvisi e continui cambi di direzione per arrivare alla metà prefissa.
Se il fulcro vuole essere l'analisi del percorso femminile nel mondo letterario, la Woolf allarga il focus come una ragnatela, entrando nel costume sociale e nell'analisi minuta dello scrivere al maschile e dello scrivere al femminile.
Le riflessioni sono serrate ed il ritmo vorticoso, mal adattandosi a chi prediliga semplicità espressiva e luce sul cammino da percorrere.
Impossibile non riconoscere un eccelso lavoro a livello compositivo, lontano da talune semplicistiche etichette di “lavoro pregno di ironia”.
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Commenti
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Ho trovato complicato seguire il suo percorso tra le righe ma allo stesso tempo affascinante .....
Ho provato una sensazione contrastante, ma mi sento di essere sincera e lucida sul grado di piacevolezza di una simile opera.
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