Dettagli Recensione
Un vero ricercatore all'opera
Come al solito il Dott. Freud se ne frega altamente dell'ipocrisia, dei vincoli sociali e di tutti i limiti dettati dalla "società civile". Io sono un appassionato di psicologia, assolutamente privo di esperienza nel campo essendo un biotecnologo, ma devo per forza di cosa ammettere che ci sono cose che la biochimica e la biologia non possono spiegare neanche vagamente con i mezzi di cui dispongono. Al di là delle teorie cellulari e neurotrasmettitoriali del comportamento umano, c'è tutta la questione delle prime esperienze e dei primi istinti dell'uomo, che poi vanno a determinare il suo carattere e purtroppo, alcune sue eventuali patologie, dette psiconevrosi. Freud questo lo sapeva bene ed era consapevole di non essere un semplice "strizzacervelli", ma uno scienziato, un ricercatore e come tale doveva trovare un modo per liberarsi dai vincoli e dai pregiudizi sociali della gente comune, che bombardano costantemente le persone che fanno questo tipo di mestiere. Bene, egli ci è riuscito in pieno.
Nel primo saggio, "Le aberrazioni sessuali", Freud esegue una trattazione, sostanzialmente di tipo descrittivo e catalogativo di tutte le anomalie sessuali come perversioni ed omosessualità, attribuendo loro l'innegabile carattere "multifattoriale" (termine utilizzato soprattutto in genetica per definire patologie imputabili, anche se in percentuali variabili da caso a caso, sia alla genetica di un determinato individuo, che alle condizioni ambientali in cui si trova durante la sua vita). Definendo in tal modo queste anomalie, anche non utilizzando questo termine specifico per il semplice fatto che non esisteva ancora nel linguaggio scientifico, Freud anticipa moltissimo i tempi, infatti ad oggi sappiamo che più del 80-90% delle malattie, sia somatiche come tumori, diabete ecc. che psicologiche come nevrosi ed isterie, sono multifattoriali.
Il secondo saggio, "la sessualità infantile" è stato quello più criticato e potete ben immaginare il motivo. Esso andava spudoratamente a minare l'innocenza dei bambini e addirittura il concetto stesso di amore genitoriale. Anche se i successivi sviluppi della psicologia infantile hanno confutato o spiegato più dettagliatamente determinati concetti trattati in questo saggio, non si può negare che Freud abbia gettato le fondamenta per la comprensione di alcuni comportamenti infantili, che poi si ripercuotono inevitabilmente sia in quelle che diventeranno persone normali che psiconevrotiche. Non voglio riassumere gli argomenti trattati in questo saggio dato che ho scritto questa recensione per invitare chi non l'avesse ancora fatto, a leggere questo magnifico report scientifico e non ad evitarlo.
Il terzo ed ultimo saggio si intitola "Le trasformazioni della pubertà", in cui viene trattato tutto lo sviluppo sessuale dagli anni immediatamente precedenti alla pubertà fino a quelli seguenti, quindi l'età sessuale adulta, sia nei maschi che nelle femmine. La trattazione, come al solito eseguita in termini rigorosamente scientifici, descrive tutta l'evoluzione anatomica ed in particolare psicologica, del "bambino che diventa adulto" e delle fasi chiave di questo sviluppo a livello delle quali, se dovesse agire qualche influenza accidentale negativa, ciò potrebbe portare allo sviluppo di anomalie come omosessualità, perversioni o psiconevrosi.
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Commenti
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Davvero rapito tu da Freud!
:D
Pia
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