Dettagli Recensione
La mia insaziabile fame
Nella lettura di questo saggio ho intravisto una possibile spiegazione alla fame, e al vuoto cosmico che spesso mi attanaglia e mi fa torcere le viscere, sin dai primi ricordi. Una fame insaziabile di conoscenza.
Ricordo una bambina, piccola, magra ed inappetente. Puntigliosa, capricciosa, curiosa come una scimmia.
Perché, dove, perché, quando, perché, come... Senza sosta, senza sonno...
Il cibo, buono, nutriente preparato “con o senza amore” era l'unica risposta che mi veniva offerta con il monito di mangiare, mangiare, mangiare...
Bocconi che gira e rigira, non scendevano. Si ingigantivano. Enormi ed acquose palle filacciose di materia organica che soffocavano la parola. Perfetti tappi per la bocca. Solo silenzio e vomito acido.
Mandibole doloranti. Mastica e rimastica silenzio e vomito sono cresciuta in fretta. Impaziente di trovare risposte al perché della vita, della morte, del dolore, della bellezza e della bruttezza. Il perché della stupidità e dell'arroganza. Il perché delle cose piccole e delle grandi...
Mai mi stancavo di leggere. Leggevo di tutto anche quel che non capivo. Mentre gli altri bambini giocavano nel tempo della ricreazione, io leggevo.
Negli anni ho masticato molto cibo e accumulato delle buone riserve di adipe, ma la voragine di quella insaziabile fame di sapere non si è mai colmata e continua a condurmi alla ricerca spasmodica dell'oggetto del desiderio “il libro” “le parole” come fossero corpi da consumare, amare, maneggiare, masticare, inghiottire o vomitare.
Ada Di Pietrantonio