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Libere e a volte sfrontate di Willy Pasini
Sono contenta che un libro tessa le lodi alle donne libere, autonome e forti a discapito di quelle timide e sottomesse di qualche anno fa (anche se il mondo ne è pieno anche oggi!). Salvo poi, riscontrare la carenza di uomini abbastanza forti e intelligenti da sceglierle come compagne di vita.
Molti millantano di essere moderni e aperti, solo fin quando trovano nei cassetti della biancheria mutande e calzini perfettamente stirati e un piatto fumante a tavola.
La società, purtroppo, vive ancora il conflitto tra i veri desideri delle donne moderne (che anche loro stesse, spesso, temono di rivelare) e quello che invece dichiarano di desiderare (sovente in contrapposizione con i loro desideri autentici). La stessa cosa avviene anche a livello sessuale, perché siamo circondate da uomini che ci vorrebbero suore fuori casa e tigri fra le lenzuola (altra incombenza da eseguire, nelle nostre giornate già stracolme di tutto il resto).
Quindi, a differenza delle nostre nonne, che erano “solo” casalinghe, madri mogli (e a letto bastava che aprissero le gambe, restando vestite, per avere assolto al loro dovere coniugale), noi (che ci siamo volute evolvere) siamo sì lavoratrici e affariste, ma ancora casalinghe, madri e mogli (siamo state noi, nostra culpa, a cercarcela…)
Dove troviamo, il tempo e le energie per essere tutto questo? La situazione, inevitabilmente, si ripercuote sulla nostra vita e sul nostro piacere, che non è più piacere, ma soprattutto un dovere (fra le altre cose, non possiamo offendere il nostro compagno, non provando piacere ogni volta… E’ diventato un obbligo persino quello).
Carini, nel libro, i remind sulle donne nella storia (le mantidi e le messaline c’erano anche allora… Eccome!)
Fortunatamente ci siamo liberate dai tabù sulla masturbazione, sul piacere femminile (per fortuna ora possiamo godere pure noi e possiamo anche farci sentire!), sul fatto di poter prendere l’iniziativa e pretendere di fare l’amore e sul sesso anche in menopausa.
Una lode alle donne, che a dispetto degli impegni giornalieri, delle preoccupazioni e dello stress, riescono ad abbandonarsi completamente al piacere sessuale (beate loro!), dimenticando tutto il resto. Per fortuna ci resta la fantasia: noi donne siamo imbattibili a immaginare e desiderare amplessi indimenticabili, che ci soddisfano – spesso - molto più di quelli veri.
Ora donne, non ci resta che crescere figlie femmine veramente libere, non solo per finta (io, avendo un maschio, in questo non posso contribuire) e aspettare impazientemente la diffusione della crema al 2% di testosterone, che ci aiuterebbe ad aumentare il desiderio (che spesso lo stress assopisce, se non cancella del tutto).
Ho letto questo libro, sperando di trovare qualcosa che non sapevo, invece anche stavolta è un déjà lu. Comunque carino, da leggere.
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Quando le donne scrivono di femminismo, Mia, c'è un non-detto (anche inconscio) che a volte supera il detto... Ti sei accorta che tra le righe delle tue parole c'è la spiegazione sul perché l'epopea delle "50 sfumature" abbia avuto un pubblico molto più al femminile che al maschile?...
E' una considerazione che trovo vera, ma non so se possa essere giudicata esattamente come positiva, per una donna.
Poi è anche vero che donne e uomini hanno spesso percezioni diverse in merito, per cui mi fermo qui.
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