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L'ARTE DEL CRIMINE
In questo libro, Massimo Picozzi e Carlo Lucarelli, narrano undici storie di crimini diversi da quelli cui siamo abituati di solito: qui non si parla tanto di assassini, serial killer crudeli e spietati, persone frustrate o inferme di mente che compiono stragi d’innocenti; qui si parla di uomini semplici, persone quasi del tutto normali, che hanno fatto del crimine la loro arte di vita.
Leggiamo storie passate del tutto inconsuete: c’è chi ha usato le proprie qualità artistiche per creare dei falsi, quadri venduti per veri Vermeer, che in realtà non erano altro che belle copie delle opere di questo pittore fiammingo. C’è chi ha sfruttato il proprio genio per fare la spia internazionale o per “fregare” le persone, facendo soldi con le televendite aventi ad oggetto alghe magiche o promesse di salute, approfittando biecamente della debolezza di persone povere o ignoranti; c’è chi si è reso protagonista delle più grandi rapine in banca mai organizzate fino ad oggi, chi ha rubato la Gioconda per restituirla al suo paese di origine, chi ha cercato di combattere la tecnologia auspicando in un ritorno alla natura ….
Questi criminali sono tutte persone qualsiasi, uomini che hanno avuto la capacità di sfruttare la loro dote criminale per vivere in modo diverso la loro vita, uomini che credevano in qualcosa, in un ideale, o che avevano un solo obiettivo, uomini che in un modo o nell’altro hanno scontato la loro pena, uomini che resteranno nella storia del crimine per il loro semplice genio criminale.
Stile e piacevolezza sono gli stessi di sempre, la capacità degli autori di narrare storie criminali come se si stesse guardando un programma televisivo si nota anche in questo libro; unica pecca? Io personalmente avrei preferito l’aggiunta di qualche foto, giusto per dare un volto e un’ambientazione ai protagonisti dei crimini descritti!
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