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Tre saggi sulla teoria sessuale
 
Tre saggi sulla teoria sessuale 2013-11-30 04:48:20 Bruno Elpis
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Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    30 Novembre, 2013
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Il simbolismo di Freud

Il simbolismo di Freud

In quest’opera di Freud vengono analizzate patologie e perversioni (Primo saggio: le aberrazioni sessuali), viene elaborata una rivoluzionaria teoria sulla sessualità infantile (Secondo saggio: sessualità infantile), viene proposta una tesi di psicologia evolutiva (Terzo saggio: le trasformazioni della pubertà) sulla base della teoria psicanalitica che individua nell’inconscio un serbatoio vitale di pulsioni e nella “libido” la forza inesauribile che alimenta la vita psichica e fonda l’agire umano (la libido è rappresentata come un torrente in piena: “Altre malattie di questo genere si possono manifestare più tardi, quando la libido non riesce ad ottenere soddisfazione attraverso i canali normali. In entrambi i casi la libido si comporta come un torrente il cui letto principale sia rimasto ostruito. Occupa allora i canali collaterali che possano essere rimasti vuoti”).

Al di là delle critiche che oggi sorgono spontanee leggendo un testo che – non dimentichiamolo – è del 1905, critiche che ovviamente risentono della successiva evoluzione della scienza, del costume e delle teorie sociali, di Freud – e in particolare dei “Tre saggi” – mi colpiscono sia l’originale matrice culturale della scrittura, sia la portata rivoluzionaria e dirompente delle teorie.

Nel primo saggio già si intravedono alcuni temi sociali ed etnici che poi saranno sviluppati in opere successive (“Totem e tabù”, “Il disagio della civiltà”) e che costituiscono la prova della capacità sistematica e delle doti culturali del padre della psicanalisi.
Così avviene nell’analisi del feticismo (“Questi sostituti somigliano veramente ai feticci nei quali i selvaggi credono che i loro dei siano materializzati”), che non trascura riferimenti alla letteratura (“Portami uno scialle dal suo seno una giarrettiera che abbi stretto il suo ginocchio” Goethe, Faust) e alla poesia (“La scelta del feticcio dipende dall’influenza di qualche impressione sessuale, ricevuta di solito nella prima infanzia… on revient toujours à ses premiers amours”).
Parimenti, nella teoria sul sadismo: “Alcuni autori sostengono che questo elemento aggressivo dell’istinto sessuale è in realtà un residuo di desideri cannibaleschi; esso deriva dall’apparato disposto per ottenere il dominio, il quale ha appunto a che fare con l’appagamento dell’altro dei grandi bisogni istintuali, ontogeneticamente più antico, l’assunzione del cibo”.

Nel secondo saggio, Freud distrugge la concezione vittoriana e puritana che postulava nel bambino la totale assenza di una sessualità infantile, con una serie di affermazioni destinate a suscitare scandalo e scalpore (ad esempio, Freud sostiene che “l’enuresi… corrisponde all’emissione notturna”) e nella celebre teorizzazione delle tre fasi dello vita psico-sessuale:
- “la prima è quella orale o, se vogliamo, l’organizzazione sessuale pregenitale cannibalesca”
- “una seconda fase pregenitale è quella dell’organizzazione sadico-anale”
- la terza è quella genitale
nonché con l’individuazione di attività autoerotiche destinate a rivestire un’importanza fondamentale nella vita umana: “l’esistenza di queste sensazioni piacevoli causate dall’eccitazione meccanica del corpo è confermata dal fatto che i bambini amano tanto i giochi di movimento passivo, di cui non si stancano mai come il dondolio e l’essere lanciati in aria… Le vibrazioni della carrozza e più tardi quelle del treno esercitano un tale fascino sui fanciulli che ogni ragazzo prima o poi vuole diventare ferroviere o cocchiere”.
Anche in questo secondo componimento mi affascinano i richiami alla classicità, potentissimi nel loro simbolismo. Su tutti, l’enigma della Sfinge: “La minaccia alle basi dell’esistenza del bambino portata dalla scoperta o dal sospetto dell’arrivo di un altro bambino e la pura, di conseguenza, di non essere più curato e amato, lo rendono pensieroso e perspicace. E questa storia dell’origine della pulsione è in linea col fatto che il primo problema che essa affronta non riguarda la distinzione tra i sessi ma l’enigma della provenienza dei bambini. (Questo, in forma distorta, ma tuttavia facilmente rettificabile, è lo stesso enigma proposto dalla Sfinge Tebana).”

Gli spunti che fornisce Freud sono tantissimi, non soltanto di stampo psicanalitico. Così come moltissime sono le discussioni che i suoi testi suscitano e le chiavi di lettura che si ricavano…

Bruno Elpis

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... testo rigorosamente vietato a chi non abbia interessi psicologici, psicanalitici e filosofici
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Commenti

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Ciao Bruno, sei entrato nel vortice filosofico in questi ultimi giorni!!
sono opere sicuramente di gran valore che anche a distanza di anni è bello ritrovare...
io ho letto solamente l'interpretazione dei sogni, tanti tanti anni fa
Freud avrebbe meritato il Nobel per la Medicina. I suoi libri li leggo saltando certi passaggi, perché a volte il linguaggio si fa astruso, non trovi? Interessante segnalazione!
Bruno Elpis
30 Novembre, 2013
Ultimo aggiornamento:
30 Novembre, 2013
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Cara Silvia, sì sto ripercorrendo alcune opere filosofiche, ma non preoccupatevi: cercherò di proporle in modo soft, senza entrare troppo nello specifico dei contenuti, per sottolineare soltanto alcuni spunti che possono offrire e le alternerò a commenti di opere di narrativa e teatro... :-)

Cara Cristina, condivido la tua stima per S.F.: un maestro per intuizioni e lavoro scientifico costantemente basato sull'esperienza clinica e sulla casistica concreta. A me piace molto il suo modo di alternare i contenuti tecnici ai riferimenti all'arte e alla cultura. E colgo sempre il suo desiderio di ricondurre ogni aspetto della vita (psicologia, arte e società) a un'interpretazione coerente e complessiva. In genere, lo trovo meno ermetico e più facilmente accessibile di molti altri filosofi :-)
Anch'io come Silvia ho letto molto tempo fa l'interpretazione dei sogni, molto interessante. Trovo che Freud sia una lettura fondamentale per chi ama la letteratura, anche se molti critici letterari lo ....snobbano un pò! Ottimo suggerimento!
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
30 Novembre, 2013
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Innanzitutto mi complimento con te Bruno per le scelte di lettura non sempre di facile accessibilità per tutti.
Non conosco Freud, ma da quello che so, credo riuscirei a capire i suoi scritti solo se contestualizzato a l periodo in cui ha scritto le sue idee innovatrici, a mio modo di vedere forse troppo estremiste...mia semplice opinione eh?
Ciao, Pia.
@Bruno: tu lo definisci filosofo, ma Freud era soprattutto uno scienziato e la moderna psicoanalisi non può prescindere dalle sue geniali intuizioni.
Concordo pienamente con Cristina:avrebbe meritato il Nobel!
Freud tende,a mio parere,a un eccesso di psicanalisi in alcuni casi.Oggi certe dinamiche sono molto più chiare grazie ad anni di studi.Ma resta comunque l'uomo grazie al quale tutto comincia.
Non so se può interessarti,ma potresti leggere qualcosa su Mesmer.Ha influenzato il lavoro di Freud,tanto da essere oggi riconosciuto come uno dei pionieri dell'analisi...(anche se in realtà era molto più rozzo il suo lavoro!)
@ Pia: ma non credere che sia poi così estremista! :-)

@ Cristina: vero! Ma se penso a come ha interagito con (il pensiero di) alcuni filosofi come Schopenhauer e Nietzsche...

@ Ale: ottimo consiglio :-)

Grazie a tutti per la bella discussione che ne è seguita...
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
01 Dicembre, 2013
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Grazie Bruno...prendo atto...
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
02 Dicembre, 2013
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Freud vs Schopenhauer e Nietzsche? Bruno tu voli troppo alto, dovrei andare a rispolverare gli appunti del liceo :-)
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