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LE VIE DELLA SAGGEZZA… NON SONO INFINITE!
Leggere questa piccola perla di saggezza fa uno strano effetto; un po’ come per “L’arte di essere felici” di Seneca: strano pensare che nel VI secolo a. C. sia stato scritto questo libro, che ha attraversato secoli per arrivare, quasi indenne, fino a noi.
Ancora più strano, ma allo stesso tempo bizzarro e fantastico, pensare che sia stato redatto come sorta di pegno: la leggenda narra, infatti, che l’autore lo scrisse come pedaggio e che lo regalò a un doganiere… pensate alla faccia di quest’ultimo quando ricevette questo pagamento al quanto fuori dal comune!!! Dite che ci avrà capito qualcosa???
Il testo è diviso in due parti, ciascuna delle quali è suddivisa in brevi capitoli; premessa quanto mai doverosa è che questa è solo una traduzione interpretativa, non ne esiste una universale, in quanto la lingua si adatta all’interpretazione propria del traduttore (e del lettore), pertanto non attenetevi a quest’unico libro nel caso i cui il genere vi interessi, ma andate alla ricerca della traduzione più consona a voi.
Leggerete questo libricino in fretta e scoprirete che certe idee non sono poi così nuove come si credono a volte… è proprio vero: verba volant, scripta manent!
“Le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere”
“Chi è capace non discute, chi discute non è capace”
“Chi sa non parla, chi parla non sa”
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Commenti
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Baciotto Gracy! :*
Bruno60
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Dice il saggio:
“Le parole sincere non sono belle, le belle parole non sono sincere”
...Vale!! Ma li stai leggendo tutti questi pocket a quando vedo...brava!!