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L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani
 
L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani 2013-06-14 12:01:22 LuigiDeRosa
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LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    14 Giugno, 2013
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La Filosofia salverà i giovani?

La tesi di fondo che anima il saggio di Umberto Galimberti, filosofo, è che il mondo di oggi, in particolare quello dei giovani, sia pervaso dall’assenza di valori. Il nichilismo infatti è quell’ospite inquietante, ben descritto da Nietzsche che oggi torna ad aggirarsi nella vita dei ragazzi, cancellando prospettive e orizzonti, intristendone le passioni. In un mondo che funziona esclusivamente secondo le leggi del mercato, i giovani si sentono sfiduciati, si scoprono disinteressati alla scuola, emotivamente analfabeti, inariditi dentro. Solo il mercato sembra interessarsi di loro per condurli sulle vie del divertimento e del consumo, dove però – avverte Galimberti – “ciò che si consuma è la loro stessa vita.
Questo stato di disagio fa sì che le famiglie si allarmino mentre risultano inefficaci i rimedi elaborati dalla cultura laica e dalla religione , perché “Dio è davvero morto”? Nel deserto emotivo, creato dal nichilismo, attecchiscono secondo Galimberti i fenomeni di devianza giovanile noti alle cronache: il bullismo, le violenze degli ultrà negli stadi, l’ecstasy , i sassi gettati dal cavalcavia,i casi di omicidio e di suicidio.
Ma come uscire da questo cupo scenario, che è per Galimberti innanzi tutto un problema culturale, e non psicologico e sociale? Come andare oltre il nichilismo? La soluzione c’è, passa, manco a dirlo, ancora per Nietsche, quando ne La gaia scienza il grande filosofo tedesco scriveva: “La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo sempre più ricca, più desiderabile e più misteriosa (…) La vita come mezzo di conoscenza. Con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma anche gioiosamente vivere e gioiosamente ridere”.

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Commenti

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A me Galimberti piace molto e in questo saggio credo raggiunga un livello di profondità e di comprensibilità , che in realtà non sempre gli appartiene. molto elevato.
Stimo Galimberti...
...e concordo con quanto da lui espresso...
Una mia riflessione: le famiglie spesso si sentono sole...la società in certi casi anzichè aiutare nell'educazione, la rende difficoltosa.
Resistono solo le famiglie che io reputo "forti di valori"...sempre più...poche!...purtroppo.
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