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Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto
 
Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto 2013-06-08 09:05:30 antares8710
Voto medio 
 
4.4
Stile 
 
5.0
Contenuti 
 
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Approfondimento 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
antares8710 Opinione inserita da antares8710    08 Giugno, 2013
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Itaca. La realtà e il mito

Un libro che ogni amante della cultura greca dovrebbe conoscere. Un viaggio imperdibile nel mondo di Omero, fatto dai personaggi, dalle eroine e dalle figura mitologiche che affollano i due immensi capolavori dell'Iliade e dell'Odissea. E' incredibile come la Cantarella riesca a far immedesimare il lettore nella società dell'VIII secolo, nel modo di pensare e di vivere di quei personaggi sospesi tra mito e Storia. Dopo poche pagine, il lettore si ritrova, come per magia, catapultato nel mondo di Ulisse e di Agamennone, delle poleis greche, di Itaca e di Penelope. Un mondo che Cantarella ci insegna a conoscere e ad amare, insegnandoci i valori che lo animano. Questa è la grande bellezza di un libro che classificare come "saggio" sembrerebbe piuttosto riduttivo: l'autrice parte dalle pagine dell'Odissea per spiegare la società in cui quell'opera è stata concepita. Solo comprendendo a pieno la concezione che i greci avevano dell'amore, dell'amicizia, del destino e della morte, dell'agathos, dell'ibrys, possiamo capire l'Odissea.
Tutti noi, solitamente, siamo portati a pensare che quei curiosi, affascinanti e a volte spaventosi personaggi dell'Odissea, che tanto hanno colpito la nostra immaginazione in gioventù, siano delle figure mitologiche. Personaggi che non esistono nella realtà e mai potrebbero. Personaggi frutto dell'immaginazione creativa e della fantasia fervente di un popolo. Ma così non è.
Dobbiamo capire che quei racconti sono incanalati in una determinata realtà sociale, in un determinato universo di valori. E' la storia e la cultura di quei popoli che "spiegano" e giustificano la mitologia.
Polifemo, Scilla e Cariddi, Calipso, la maga Circe, Nausica, i Mangiatori di Loto, Telemaco e Penelope non sono solo dei personaggi inventati. Sono i portatori di un sistema di valori e di credenze che sono alla base della nostra cultura, del nostro modo di essere.
I protagonisti del poema omerico sono i nostri diretti antenati. Quegli esseri fantastici, mostruosi o nobili che siano, ci sono vicini più di quanto possiate pensare.
Questo ci vuole spiegare Eva Cantarella.

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Commenti

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Dalla descrizione della quarta di copertina e dalla tua opinione devo dire che sembra davvero interessante, immagino sia scritto in modo comprensibile...i miei ricordi del liceo sono un po' lontani, ma mi hai messo la voglia di riprendere la grammatica greca! Non conosco l'autrice, ma il tuo è un ottimo biglietto da visita!
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