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La guerra è innata nell’uomo
Quello che mi piace maggiormente nel modo di scrivere di Massimo Fini è l’estrema concretezza, accompagnata da una chiarezza di esposizione, pur in presenza di analisi notevolmente approfondite.
Anche questo saggio presenta tali caratteristiche che agevolano non poco la lettura a fronte di argomentazioni normalmente complesse, ma che nella trattazione dell’autore sono di immediata e univoca comprensibilità.
La guerra viene esaminata nelle sue funzioni, nelle ragioni che la determinano, nelle sue pulsioni e nella sua moralità.
Massimo Fini, indubbiamente pacifista, affronta il problema senza remore, visto che l’esperienza insegna che è connaturato all’uomo, quasi facesse parte del suo DNA.
Al riguardo raccomando di leggere le due prefazioni, scritte una il 9 aprile 1999 e l’altra nel febbraio del 2003, in quanto estremamente significative di reazioni e comportamenti constatati in così breve tempo sullo scenario mondiale dei conflitti.
Pagina dopo pagina ci sarà possibile comprendere l’aspetto della guerra sotto il profilo sociologico, psicologico ed economico e alla fine della lettura apparirà chiaro che per vivere sempre in pace ciò che dovrà mutare profondamente è l’uomo, nella sua più intima struttura.