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Nella terra del piacere
 
Nella terra del piacere 2011-08-29 07:45:19 LuigiDeRosa
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
2.0
Contenuti 
 
3.0
Approfondimento 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
LuigiDeRosa Opinione inserita da LuigiDeRosa    29 Agosto, 2011
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"Sotto sotto strapazzati da anomale passioni"

Raccontare l'erotismo senza cadere nel volgare o in un noioso nozionismo
da testo universitario è un esercizio sempre molto impegnativo ed in questo si è distinto egregiamente Luca Scarlini consegnandoci un saggio breve di notevole interesse. All'inizio del testo l'autore descrive la nascita della leggendaria sirena Parthenope, fra le varie rappresentazioni
iconografiche del mito mi è piaciuto il quadro di Gustav Adolf Mossa(vedi foto a destra tratta dal web),dove in primo piano c'è uno splendido volto di donna su un corpo di arpìa, dalle labbra cola il sangue, evidentemente dei marinai che occupavano la nave alla deriva
che si intravede sullo sfondo, migliore sintesi non potrebbe esserci dell'erotismo
partenopeo. Napoli è stata,è e sarà per sempre una sirena ammaliatrice
che dopo la gioia dell'atto sessuale pasteggia con le sue vittime, per punirle secondo una visione cattolica di punizione peccatorum o secondo una visione bacchica fondendole
per sempre nelle sue carni perchè il sesso è unione,fusione.
Il saggio di Scarlini attinge a tutte le fonti disponibili, quelle archologiche e storiche, quelle letterarie dalla poesia al romanzo, dal foglietton al diario,quelle dell'iconografia pittorica e quelle della più recente cinematografia. Si va dalla storia del meretricio che attirava larga fetta dei viaggiatori del Grand Tour, al machismo dei camorristi,fallocrati per eccellenza, la dolcezza triste dei leggendari femminielli e la superbia arrogante delle malefemmine.
I luoghi descritti sono quelli infamanti dei bassi, rozzi e zozzi del porto napoletano o quelli ameni della Penisola Sorrentina,che tutto nasconde nel suo perbenismo ipocrita, fino alla sfacciata Gaya isola: Capri,che da Tiberio prega Venere ma adora Lysis come direbbe Jacques Fersen.

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Commenti

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libro quantomeno particolare...mi incuriosisce...
Cara Grana tina è sempre un piacere scoprirti fra le mie lettrici.
Si tratta di un saggio ben costruito e la sua brevità lo rende anche leggibile, lontano dai trattati storici che vanno bene per poveri studenti universitari ma non per chi ha voglia di leggere e poco tempo a disposizione.Un cordiale saluro Luigi
Grazie Luigi :) per me è un piacere leggere le tue recensioni, leggi libri di diverso genere e spesso poco recensiti e questo arricchisce sicuramente il sito e me.
Ora se mi dici che non si tratta di un "mattone" mi lascio tentare sempre più.Mercì, ciao Granny
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