Dettagli Recensione
Arguzia e fantasia mischiate ad...agiografia
Luciano De Crescenzo
Tutti Santi
me compreso
Lettura leggera e allo stesso tempo particolare e arguta.
Il simpatico ingegnere-filosofo questa volta ci narra non di eruditi greci, neoplatonici,epicurei etc
...bensì di esponenti di spicco della chiesa cattolica, cioè i Santi!
Particolari ed accattivanti le agiografie dei santi, mischiate con sagacia e maestria ad episodi di vita personale e ad avvenimenti storici.
Tanti gli spunti interessanti,vorrei riportare solo alcuni cenni, il primo riguarda Sant'Agostino, a detta di De Crescenzo l'inventore del "Purgatorio"(come termine). Un giorno Sant'Agostino disse:"Nella vita non sono mai stato così buono da meritarmi il paradiso, ma nemmeno così cattivo da finire all'inferno. Avrei bisogno, quindi, di un posto di mezzo dove potermi purgare". E disse proprio "purgare" quasi a suggerire anche il nome del "posto di mezzo"
Da riportare sicuramente anche le pagine riguardanti San Tommaso d'Aquino e alla capacità di quest'ultimo di riuscire nel XIII secolo a mettere d'accordo fede e ragione grazie alla conoscenza profonda sia di filosofia che di teologia. Per concludere volevo riportare un simpatico siparietto riguardante San Giuliano detto il Santo "Ospedaliere".
In merito alla vita di Giuliano lo scrittore simpaticamente esalta il telefonino in quanto, a sua detta, se fosse esistito ai tempi ad es di Romeo e Giulietta(Giulietta che telefona a Romeo: "Uè, non ti suicidare, perché io non sono morta veramente, sto facendo finta..") o di Napoleone(bastava uno squillo a Grouchy senza mandare nessun attendente..) avrebbe evitato parecchi fastidi.
Disguidi che colpirono duramente San Giuliano che per il suo temperamento focoso, pensando di aver scoperto al buio la moglie fedigrafa nel letto con l'amante, uccise i genitori che erano andati a fargli un'improvvisata(ecco l'importanza del telefonino e di una chiamata d'avviso)
La digressione di cui sopra De Crescenzo la suggella con amara ironia, giocando su un suo problema molto serio:
"...Io ho una scusante che si chiama prosopoagnosia, un disturbo che m'impedisce di riconoscere i volti delle persone. Una volta mi si avvicinò la mia unica sorella. Prima che lei parlasse, la salutai dicendo: Piacere, De Crescenzo!"
Prima di concludere devo ammettere una mia (grave)colpa nei confronti di De Crescenzo: in merito alla cosa appena riportata(la prosopoagnosia), ho sempre avuto dubbi che gli ultimi libri siano stati scritti da altri... e non da lui(sigh...penso questa cosa perché nelle ultime apparizioni televisive non è che brillasse x acume ed eccentricità)
Cmq il libro è valido
e visto che si parla di santi...magari Tommaso è quello che mi si avvicina di più come pensiero...
(P.S Non voglio che si pensi chissà che cosa,
per quanto mi riguarda il De Crescenzo che ho apprezzato come scrittore, come regista come personaggio televisivo, soprattutto come pensiero non ha eguali
è fuori da ogni paragone con chiunque
un maestro assoluto!
Mi dispiace per i suoi problemi dovuti anche magari all'età
e perciò ho espresso i dubbi di sopra
tutto qui
Saluti)