Dettagli Recensione
Non te lo scordi più
L'ho letto nel giugno del 2006.
Ancora non se ne sentiva discutere molto,neppure sui giornali.
Per me erano vicini gli esami di maturità e mi andava di leggere un libro che mi distraesse dalla noiosissima ripetizione del programma dell'ultimo anno. Avevo messo in conto di leggerlo "a piccole dosi"e invece...........l'ho divorato!Più precisamente l'ho preso in mano("rubandolo" dal comodino di mio padre) alle sei di pomeriggio e l'ho mollato alle sette della mattina seguente,fermandomi spesso a rileggere alcuni passaggi,visto che quasi stentavo a credere a certe storie.
E' vero che i racconti di mafia mi piacciono parecchio(è stato il primo motivo per cui Gomorra mi ha incuriosito)però non si può nascondere che Saviano è uno scrittore vero,come pochi ce ne sono.
E' lui : la sua cifra silistica:la sua capacità d'analisi invidiabile a costituire il valore aggiunto del romanzo.Gli aneddoti inseriti, presi a mò di cronaca,asetticamente ,non sarebbero allo stesso modo attraenti e tremendi.
Molte sfumature senza l'io-narrante che,prima, te le mostri e,poi,te le sveli sarebbero difficili da decodificare.La maniera di inanellare ogni singola sequenza logica coerente ad una tesi di fondo,il talento nel trovare il vocabolo esatto(che proprio non puoi sostituire perchè è quello giusto),la bravura nello scovare la similitudine più vivida senza cadere nell'estetismo vuoto,stupido di chi vuole limare il rigo come un verso, sono notevoli.La maturità e la linearità della scrittura impressionano.
Molti libri ti tengono svegli fino a notte fonda, preso da una smania piacevolissima,pochi non ti fanno dormire la notte dopo:ti sconvolgono, perchè ti ritrovi a chiedere:cavolo queste cose succedono veramente!Perchè io-che sono per di più meridionale-sapevo poco o niente,e nessuno me ne aveva mai parlato nella maniera degna di essere raccontata?
Di morti ammazzati il tg della mia regione ne parla a volte,ma con un'indolenza palpabile,che te le fa vedere come roba lontana:affari di delinquenti di infimo grado,di miserabili semianalfabeti o magari dei soliti tossici disgraziati.......in ogni modo sempre e solo di gente ai margini.
Dell'economia che li fa proliferare giorno dopo giorno,specie con quel fatturato annuo e ramificata così capillarmente, mai una parola.
E poi, grazie ad un ragazzo di allora 26 anni,scopri scenari inaspettati.
Gomorra turba, sa incidere nella memoria e ti cambia drasticamnte la percezione verso certi fenomeni.
Dopo-e non è per nulla un'esagerazione- ti guardi intorno in maniera diversa.
Mi sento in debito con l'autore,perchè ti fa capire meccanismi che necessitavano di uscire allo scoperto,per forza accessibili alla conoscenza da parte del grande pubblico.