Dettagli Recensione
nati per credere
Un libro scomodo ed importante per la divulgazione e per promuovere il metodo scientifico di indagine, per superare comodi pregiudizi condivisi e conformismi ideologici.
Pone seri problemi esistenziali e non indulge in soluzioni consolatorie. Sconsigliato ai depressi!
Temo per gli autori che non sarà un successo editoriale e me ne dispiace, ma la risposta è già nel titolo.
Lo stile e la organizzazione dei capitoli non sono ineccepibili e forse risentono della scrittura a sei mani (se ciscuno ha utilizzato un P.C.!)
Per esempio, dal punto di vista stilistico, a me è risultato fastidioso l'uso ossessivo del termine "inferenza" con tutti i suoi derivati, sostantivi e verbi. D'accordo che il termine è mutuato dalla logica (più che dal latino) ed ha un significato specifico, ma è brutto e riproporlo molte decine di volte appesantisce il testo.
Indicazioni utili
- riviste come "Scienza e paranormale" del C.I.C.A.P. sul "disegno intelligente"<br />
- I testi "religiosi" di P. Odifreddi<br />
- "Inchiesta su Gesù" e "disputa su Dio"<br />
rispetivamente di Augias-Pesce e Augias-Mancuso<br />
- "istinto di morte e conoscenza" M.Fagioli