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Ballando nudi nel campo della mente
 
Ballando nudi nel campo della mente 2018-01-08 11:21:34 Giovannino
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
2.0
Contenuti 
 
2.0
Approfondimento 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
Giovannino Opinione inserita da Giovannino    08 Gennaio, 2018
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Mitomanie di un premio Nobel.

Ho acquistato questo libro perché avevo letto un’ottima recensione su internet e quindi la storia del premio Nobel surfista ed anti sistema mi aveva incuriosito. Oltretutto ritengo che il titolo sia non solo geniale ma anche molto significativo. Così il giorno dopo sono andato in libreria e dopo averlo acquistato ho approfittato delle vacanze di Natale per leggerlo in un paio di giorni.
Premetto subito che non mi è piaciuto per niente ed in poco tempo la mia grande curiosità si è trasformata in delusione e fastidio. Il libro infatti è semplicemente un susseguirsi di capitoli nei quali il nostro autore fa sfoggio del suo sapere o raccontandoci aneddoti ed esperimenti da lui compiuti, con dovizia di particolari e dati scientifici, che se non avete già di vostro una solita base di chimica o fisica difficilmente riuscirete a capire, oppure semplicemente cercando di sfatare luoghi comuni (come il fatto che l’AIDS provenga dal virus HIV) ma senza darci poi lui stesso una soluzione concreta e provabile.
Un esempio su tutti: l’esistenza degli alieni. L’autore fa un ampio preambolo dicendo che l’universo è infinito, dobbiamo pensare che sia possibile che esistano altre forme di vita, etc etc. A testimonianza di ciò ci racconta di quando è svenuto fuori da casa sua subito dopo aver visto un essere luminoso, risvegliandosi poi il giorno dopo. Nessuna prova di cosa sia accaduto, né come. Unica testimonianza quella della figlia che giorni dopo dice di aver avuto lo stesso “imprevisto”. Per questa ragione, cioè il racconto scapestrato di un uomo che nel corso del libro più volte ammette di aver fatto uso di LSD o acidi, noi dovremmo credere all’esistenza degli alieni.
Insomma in conclusione questo è un libro che, a detta dell’autore, doveva servire a farci capire che non tutto è come sembra ma che non dobbiamo mai smettere di cercare, di comprendere. Risulta invece come una semplice dimostrazione di capacità e conoscenze da parte di un premio Nobel spocchioso e a tratti mitomane. Insomma c’è sicuramente di meglio da leggere.

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Purtroppo l'hanno regalato pure a me.
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