Dettagli Recensione
Top 1000 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Inception
(Ri)cominciamo analizzando per primo lo stile. Rovelli, prima ancora di essere uno scrittore, è innanzitutto un fisico teorico. Ha sviluppato, nel corso degli anni e delle varie pubblicazioni, un modo di esprimersi, giustamente, più divulgativo e saggistico piuttosto che narrativo. Non devono spaventare quindi alcune sue scelte di punteggiatura ed organizzazione del periodo (virgole contro-intuitive, enumerazioni fin troppo lunghe, eccessivi ripetizione e soffermarsi su alcuni concetti chiave) le quali sono diretta conseguenza del pubblico a cui lui più spesso si rivolge in qualità di fisico (MOLTO in generale, scienziati e filosofi) o del contesto nel quale si ritrova a pubblicare alcuni suoi scritti, ovvero quello universitario (Oxford e Cambridge sono solo un esempio). Egli deve sostenere e dimostrare la tesi del suo libro, ed è legittimo che lo faccia attraverso uno stile più oratorio che non "da scrittura". Le mie 3 stelle non vogliono quindi essere qualcosa di negativo, bensì solo ed esclusivamente un tentativo di separare lo stile di scrittori e letterati di professione da quello di uno scienziato il cui obiettivo, in fondo, non è quello di scrivere "bene", ma di divulgare le proprie conoscenze. Passiamo allora ad analizzare il contenuto di questo romanzo.
Possiamo a gran voce sostenere che il suo punto forte è proprio l'argomento di cui tratta, universale e poetico per ogni uomo, ovvero il Tempo.
Il libro è concepito come un viaggio diviso in tre parti, si comincia nella prima enunciando e spiegando le principali teorie riguardo esso dagli albori fino al 20o secolo, per poi scardinarle tutte con l'ausilio della relatività di Einstein. Dopo avere in seguito cercato di fare capire, a noi comuni lettori più o meno avvezzi a materie matematiche, le altre teorie, quelle più accreditate al giorno d'oggi riguardo il tempo, nella terza parte si "ricostruisce" ciò che si è distrutto nelle precedenti, sfociando in considerazioni più filosofiche che non prettamente fisiche.
"L'ordine del tempo" è quindi di uno di quei libri che "apre la mente" fin dalle prime pagine, che non ha paura di affermare con forza concetti apparentemente paradossali ma in fin dei conti VERI, che non ha paura di considerare l'uomo un'infinitesima parte del Tutto e farci riflettere su quanto gli esseri umani si arroghino talvolta il diritto di considerarsi padroni del loro pianeta, quando in realtà non sono padroni neanche del loro tempo: il tempo, noi, forse non sappiamo ancora cosa è veramente.
Concludiamo analizzando la piacevolezza di questo libro. Ho voluto dare 4 stelle e non il massimo a causa dell'elevate difficoltà ed astrattezza di alcune sue parti. Intendiamoci, Rovelli ce la mette tutta per farci risultare chiaro il suo messaggio, allegando a fondo romanzo circa una 115a di commenti, citazioni e riferimenti, tuttavia la scarsezza di informazioni che possediamo al giorno d'oggi riguardo l'argomento Tempo è tale che alcuni concetti, magari anche spiegati con un lessico semplice, risultino criptici al lettore. Ho dovuto rileggere un po' di volte alcuni passaggi del libro, e ancora adesso che sto scrivendo questa recensione non sono sicuro di averli capiti appieno.
Per quanto, quindi, "L'ordine del tempo" possa essere una lettura appagante, non è assolutamente immediata, scorre piuttosto lenta e deve essere ragionata.
Tuttavia, la non eccessiva lunghezza e l'importanza dei temi trattati lo rendono fino in fondo un libro per tutti, che, anche se con pazienza e dedizione, merita di essere letto.