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Sfocatura
Il tempo non mi è nuovo: la mia formazione filosofica mi ha portato a rincorrerlo, (forse) a perderlo in tutte le sue dimensioni e declinazioni e possibilità, dall’essere al divenire, dall’infinito al limite, dal panta rei di Eraclito all’eternità immobile di Parmenide. E i filosofi non mancano in questo saggio, un evento limitato nel tempo e nello spazio che lascia il desiderio di approfondire la discussione sul contributo di alcuni giganti come Kant e Platone; ma questo desiderio non è una mancanza, è uno dei pregi di questa sintesi brillante che ci porta a scoprire il disordine di ciò che per definizione dovrebbe dare ordine e ritmo alle nostre vite: alimenta la curiosità e i dubbi, non placa la fame ma al contrario stimola l’appetito.
Non è nemmeno la prima volta che mi avventuro tra i misteri della fisica, sempre a livello divulgativo, e questo mi consente di apprezzare ancora di più la capacità di sintesi dell’autore, oltre alla capacità di coinvolgere il lettore nel suo mondo dove le equazioni si trasformano in metafore che affascinano, che illustrano, che svelano parte del mistero e soprattutto i nostri limiti: la relatività e la gelatina spazio temporale sono serviti in tavola con una semplicità sbalorditiva, che ci lascia assaporare il gusto unico dello stupefacente. L’autore ci fa volare, senza fronzoli in eccesso, senza stancare, senza entusiasmi troppo facili.
L’universo è relazione, movimento, scambio di baci e danza di prospettive, e più esploriamo più scopriamo la sua vastità e la vastità dei nostri limiti, la natura non illusoria ma sfocata delle nostre conoscenze, che sono approssimazione di approssimazione. Non è necessario immaginare un demiurgo: l’universo si mescola da solo e anche la vita forse non è altro che un emergere in questo rimescolamento di cui vediamo poco e male, con la nostra vista sfocata e le nostre curiose pretese di eternità.
Carlo Rovelli è uno scienziato che sa raccontare, sa scegliere le parole, sa accendere le stelle: non perdiamo l’occasione di entrare nel suo mondo di equazioni senza tempo e di voli spericolati con le ali della scienza, che sono limitate ma solide, le uniche adatte a guidarci nel nostro nuovissimo orizzonte sempre più ampio, sempre più sfocato.
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grazie per la recensione Antonella,
me lo segno!