Dettagli Recensione
Una Jane a metà.
Classe 1934, Dame Valerie Jane Morris-Goodall, alias Jane Goodall, è un'etologa e antropologa inglese nota al grande pubblico per le sue ricerche sulla vita sociale e familiare degli scimpanzé. Ancora oggi attiva nella ricerca, la Goodall si avvicina a questa grazie ad un vero e proprio amore naturale per il mondo animale (a riprova di ciò basti pensare a quando, ad appena quattro anni, si nascose, all’insaputa dei genitori, che nel mentre preoccupati della scomparsa ricorsero alle forze dell’ordine, in un pollaio pur di assistere alla deposizione di un uovo da parte della gallina). Costretta a rinunciare agli studi universitari per cliché e condizioni economico-sociali dell’epoca, la carriera della Goodall ha avvio proprio grazie alla passione, passione che la porterà ad essere inserita in un programma di ricerca in Tanzania nonché a rivoluzionare completamente l’approccio scientifico, sino ad allora, tenuto e sostenuto dagli etologi. E per lei non sarà mai un sacrificio, una rinuncia, appostarsi nella giungla, fra la vegetazione perché sarà proprio da questa assidua attività di analisi che ricaverà quei dati necessari all’avvaloramento della sua tesi nonché quella fiducia da parte degli animali stessi, tale da farla accettare dal branco.
“Cambiare il mondo in una notte” non è altro che una minibiografia/intervista ove vengono riassunti quelli che sono i tratti salienti di questa studiosa. Si ripercorrono, infatti, tutti quegli argomenti e quei passi che hanno portato la Jane di allora alla Jane di oggi, sono cioè rivissuti gli elementi di maggior rilievo di quegli anni africani con lo sviluppo dell’analisi delle attitudini degli scimpanzé, sino ad arrivare alla nascita del Jane Goodall Institute.
Purtroppo però, durante la lettura, sempre più chiaro è come il testo presentato non sia altro che un riepilogo, un memoriale schematico dei caratteri pregnanti del lavoro di una vita. Un volumetto asettico dal cui scorrimento traspare chiaramente la fretta, la sbrigatività della stesura. Se dunque avete già letto le opere della ricercatrice, questo elaborato non riuscirà, purtroppo, ad appagare la vostra curiosità né in merito alla figura dell’inglese, né tantomeno in merito all’universo a cui questa specie a noi così simile appartiene. Vi consiglio pertanto di passare direttamente a “L’OMBRA DELL’UOMO”. Se al contrario non conoscete dell’autrice né dei suoi studi e cercate un “testo di iniziazione”, chiamiamolo così, che possa darvi un’infarinatura, che possa darvi una prima idea su quel che è oggetto delle sue osservazioni, per valutare se la materia può essere di vostro interesse, allora, si, “Cambiare il mondo in una notte”, fa al vostro caso.
Indicazioni utili
- sì
- no
no = a chi ha letto "L'ombra dell'uomo".
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