Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Realtà trascendente
Essendo un appassionato di fisica e astronomia, ho letto con piacere questo libro divulgativo, del grande fisico e matematico Antonino Zichichi, per approfondire l'argomento sull'infinito; l’autore, con parole semplici e narrazione di aneddoti curiosi e divertenti, riesce a trascinare il lettore alle soglie di una disciplina che esige profondo studio matematico ma anche la conoscenza di un certo pensiero filosofico. All’uopo mi è gradito aggiungere una mia personale riflessione in merito che scaturisce dalla lettura del libro e si collega al pensiero filosofico sull’argomento.
Infatti, secondo Niccolò Cusano, filosofo, matematico e teologo tedesco del XV secolo, l’uomo può conoscere solo ciò che è “finito”, procedendo da ciò che è già noto a ciò che ancora non lo è. Sempre lo stesso filosofo afferma che possiamo avvicinarci a comprendere l’infinito, da lui paragonato in qualche modo all’essenza di Dio o, se vogliamo, a un’entità superiore imparagonabile con qualsiasi nostro concetto, per mezzo di immagini e congetture; possiamo, per esempio, immaginare la conoscenza umana quale risultanza di un poligono inscritto in un cerchio (che rappresenterebbe la verità da conoscere); possiamo, quindi, aumentare/moltiplicare, quante volte desideriamo, i lati del poligono avvicinandolo sempre di più alla circonferenza; ma, per quanti tentativi volessimo effettuare, non riusciremmo a ottenere la sovrapposizione totale del poligono alla circonferenza e cioè la perfetta coincidenza; il poligono rimarrà comunque tale, indirizzato alle conoscenze umane e finite. Partendo da questo presupposto, è auspicabile che con l’esercizio della ragione si possa sempre di più avvicinare al concetto di infinito, pur nella attuale consapevolezza dei limiti imposti dalla stessa. In maniera del tutto teorica si può infine ipotizzare che il continuo esercizio del ragionamento conduca a un’evoluzione e a un perfezionamento dello stesso, al fine, ritornando a Cusano, di arrivare quanto più vicino possibile a una identificazione del poligono con la circonferenza.
Più lati si aggiungono al poligono, più ci si avvicina alla conoscenza trascendentale; al momento, e forse ancora per secoli o millenni, i lati sono, ovviamente, insufficienti, ma con l’esercizio della nostra mente potremmo sperare a un aumento del numero dei lati e quindi alla comprensione di più cose; molto probabilmente non arriveremo mai al numero di lati infinito, ma tentare di " amplificarne " il numero potrebbe essere la via che conduce nel luogo dove, per il momento, non osiamo neanche menzionare...
è affascinante il sol pensare quello che la nostra mente possa realizzare: l'immanente e il trascendente possono avere molti punti in comune quando si applica la pura matematica; un percorso mentale che riesce a condurci al di là delle cose "finite" esistenti nel mondo che noi conosciamo, o meglio, che i nostri sensi percepiscono.
Il confine tra scienza e filosofia è, a volte, molto labile.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Buona giornata