Dettagli Recensione
Il tempo e la sua geografia
Io credo che la parola più affascinante, ed allo stesso tempo più misteriosa, che sia stata inventata nel lessico umano sia proprio la parola “tempo”. In origine significava “tagliare-dividere” ed è da questa idea che si deve partire per cercare di comprendere quanto l’uomo sia coinvolto: passato-presente-futuro, epoca, era, evo, data, lasso, momento, periodo, durata, intervallo, ciclicità, intermittenza, sequenza, circostanze, possibilità, volta, stagione, clima, fase, gradino, stadio, atto, parte, cadenza, ritmo… Questi sono solo alcuni dei sinonimi che tentano di dare un volto, una definizione, una identità al “tempo”. Ma io penso che l’antica espressione latina “hic et nunc” sia quella che più la definisce nelle sue possibili dimensioni, che non sono le classiche “spazio-tempo”, ma vanno ben al di là di esse. Un libro sul tempo, allora, non è che un altro libro che si aggiunge alla lunga lista che dal principio di tutti gli inizi l’uomo ha cercato, cerca e continuerà a cercare di collocarsi. Ed è proprio qui che il “tempo” sembra incontrare l’altra terribile, misteriosa ed affascinante parola che al tempo si accompagna: lo “spazio”. Ma per ora leggetevi alcune considerazioni che sul "tempo" vengono fatte in questo libro davvero prezioso.