Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Quando la neurologia è al servizio del paziente
Questa parola, “Risvegli”, porta sicuramente alla mente di ogni lettore il celebre film uscito ad inizio degli anni ‘90 nel quale recitavano due grandissimi attori: Robin Williams nei panni del medico neurologo e Robert de Niro che impersonava invece un malato all’interno di una struttura ospedaliera per malati di sindrome di Parkinson. In realtà il film trova la sua genesi ed ispirazione nel libro scritto ad inizio degli anni ‘70 da O. Sacks il celebre medico neurologo che racconta in questo saggio proprio la vita di un campione di 20 malati all’interno dell’ospedale “Mount Carmel”, sopravvissuti all’epidemia di encefalite letargica comparsa in Europa intorno agli anni ‘20 del XX° secolo (“Durante i dieci anni in cui imperversò, essa tolse o devastò la vita a quasi cinque milioni di persone, per poi scomparire, altrettanto misteriosamente e improvvisamente come era arrivata”). L’epidemia, causata da un virus sconosciuto (ricorda qualcosa?) colpiva pazienti che seppur rimanendo coscienti e consapevoli non potevano definirsi completamente svegli, erano “ontologicamente morti, o sospesi, o addormentati”. Da encefalite letargica era si possibile guarire ma a quel punto, dopo alcuni anni, potevano ricomparire nuove sintomatologie sotto forma di malattie neurologiche, riconducibili tutte a episodi di parkinsonismo, con conseguenti stati di catatonia, manifestazione di tic, rigidità o al contrario di frenesia eccessiva nella deambulazione.
Partendo da questa anamnesi, Sacks racconta la vita del proprio campione di pazienti e di come grazie ad una nuova cura scoperta alla fine degli anni ‘60, la “L-dopa” (sostanzialmente costituita da quella dopamina mancante ai malati di Parkinson), molti di loro sottoposti a trattamento sperimentale poterono letteralmente rinascere, risvegliarsi a nuova vita. Nelle pieghe del racconto dell’autore, che riesce a calibrare il linguaggio medico-scientifico con una chiarezza tale da essere compreso dal lettore medio, si delineano gli andamenti tipici della malattia e del trattamento sperimentale: la fase di “Risveglio”, seguita da quella definita di “Tribolazione”, nella quale si manifestano gli effetti collaterali all’uso della L-dopa, in taluni casi anche distorcenti e controproducenti rispetto allo stato patologico pre-sperimentazione, ed infine da quella di “Accomodamento” in cui la terapia opportunamente rivista nel dosaggio e nelle modalità di somministrazione, permette di garantire il raggiungimento di condizioni soddisfacenti di lucidità e vivibilità alla maggior parte dei pazienti (anche se non a tutti).
Valore aggiunto dell’analisi di Sacks sta innanzitutto nella consapevolezza dell’”assoluta insufficienza della medicina meccanicistica”, e della fede assoluta verso una scienza medica fondata su tabelle e dati, in quanto occorre abbracciare una visione più ampia, nella quale entra in gioco la dimensione umana del paziente, la vita del malato, la sua anima, la sua caratterizzazione biologica in cui il trattamento farmacologico deve adattarsi, non viceversa. Ed ancora di più, ulteriore valore aggiunto è contenuto nella profonda umanità del Neurologo, che riesce a raccontare una storia di dolore e sofferenza con tanto rispetto, entrando in punta di piedi nelle vite dei suoi pazienti, rendendoli protagonisti, provando grande empatia, evidenziandone le frustrazioni quando i risultati non arrivano ma anche gioendo assieme a loro quando invece i miglioramenti sono evidenti.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |