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Esplorando Margherita
Il 15 ottobre del 1978 l'UNESCO (Educazione, Scienza, Cultura ) stilo' la Dichiarazione universale dei diritti dell'animale , una Carta pressoche' sconosciuta e snobbata , eppure di una purezza etica talmente elementare da emozionare.
Io per prima la ignoravo, finche' un giorno incontrai Margherita Hack che me la propose in appendice a questo libretto, sperduto piccolo e umile in attesa del mio passaggio chissa' da quanto tempo.
Vegetariana dalla nascita come i genitori converti alla teosofia, la versione alimentare non e' mai stata vissuta come una rinuncia dall'astrofisica italiana e neppure come una scelta etica, semplicemente come un dato di fatto, poi in eta' adulta completamente condiviso e sostenuto.
In questo breve testo, con una semplicita' di penna da divulgatrice d'eccellenza e con una capacita' di sintesi stupefacente, la Hack chiude un cerchio temporalmente immane per spiegarci il perche' del vegetarianesimo. Il filo logico retrocede ai tempi prima di ogni tempo, al processo di esplosione delle supernove, attinge concetti di grandi pensatori quali Platone, Plutarco, Seneca fino ai piu' recenti scienziati vegetariani Leonardo da Vinci e Albert Einstein e quindi ai piccoli aneddoti di una donna contemporanea.
Credo che scrivere in maniera complessa di temi difficili ai competenti sia piu' facile che elaborare un testo immediato su materia grave ad una platea che ignori. Nel nostro caso, anche gli accenni a nozioni di astrofisica sono appassionanti, sebbene lontano dalle pagine non saprei ripeterli.
Un appunto irrilevante solo per alcune fugaci ripetizioni di concetti , che interrompono per brevi istanti il fluire perfetto della narrazione .
Lettura (purtroppo) breve ed interessante , rapita da una signora delle stelle la cui vita Universale non poteva essere che inversamente antropocentrica.