La caduta dei giganti La caduta dei giganti

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El Ghibli Opinione inserita da El Ghibli    06 Agosto, 2017
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MOLTO AVVINCENTE

Premetto che sono una appassionata lettrice di Ken Follet. Questo romanzo è il primo volume di una trilogia. E' un romanzo storico che si sofferma in modo particolare sulle vicende che hanno portato alla prima guerra mondiale che copre all'incirca un periodo che va dal 1911 al 1924. I personaggi sono descritti in maniera molto descrittiva e quasi ognuno di essi fa parte di nazioni diverse, pertanto, viene messo in evidenza il punto di vista di ogni parte. I personaggi che si alternano, fanno parte di 5 famiglie di differente estrazione sociale e culturale: due inglesi, una tedesca, una russa e una americana. Il romanzo ha inizio facendoci conoscere le precarie condizioni di vita dei minatori in Galles, con Billy Williams e sua sorella Ethel. Quest'ultima presta servizio come cameriera presso il conte Fitzherbert, membro conservatore del parlamento inglese e sua sorella Maud, femminista e suffragetta. La famiglia tedesca è composta da Walter Von Ulrich ambasciatore a Londra dell'impero austro-tedesco e figlio di un diplomatico tedesco molto vicino al Kaiser. In Russia abbiamo Lev e Gregorij Peskov. Sono operai presso una fabbrica che produce treni e sono orfani sin da piccoli. Il loro carattere è diametralmente opposto: Lev si procura i soldi barando a carte e antepone le donne a tutto; Gregorij è un lavoratore onesto. Per finire c'è Gus Dewar, un diplomatico americano che sogna di lavorare accanto al presidente alla casa bianca. Essendo il primo volume di una trilogia, tutte le donne, ad un certo punto, rimangono incinta. L'unico aspetto "negativo" è che più della metà dello stesso romanzo è dedicato alla descrizione minuziosa di tutte le battaglie della 1^ guerra mondiale: il modo come venivano scavate le trincee, le armi utilizzate, le uniformi, ecc. Nonostante questo è un romanzo avvincente pieno di colpi di scena e varie storie intrecciate.

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deborino Opinione inserita da deborino    04 Febbraio, 2016
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AGLI INIZI DEL 900

Questo libro per me è stato il contrario dei "Pilastri della Terra" ovvero all'inizio mi ha presa subito tanto da non riuscire a smettere di leggere mentre andando avanti l'interesse è diminuito fino quasi a desiderare di saltare interi paragrafi perché l'argomento non mi interessava.
Riconosco lo stile ben definito e molto piacevole di un autore che io ritengo un maestro ma (è solo una mia opinione) questo libro si basa troppo sulla politica durante la guerra e ammetto che non è il mio genere preferito considerando che, tra l'altro, anche quando studiavo storia a scuola facevo molta fatica a capire i vari passaggi della guerra.
Per me è un romanzo abbastanza complicato, da leggere con troppa attenzione, mentre io quando leggo lo faccio per rilassarmi e preferisco letture più semplici.
Riconosco, però, che anche questo, come gli altri, è un capolavoro e sicuramente vale la pena leggere anche i due seguiti

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Romanzi di Ken Follet oppure chi ama la storia e la politica
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Jack_84@yahoo.it Opinione inserita da Jack_84@yahoo.it    15 Giugno, 2015
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La prima guerra mondiale come non l'avete mai lett

Se questo libro fosse un film, sarebbe senza un kolossal, Mi sono avvicinato a Follett solo recentemente con 'I pilastri della Terra' ed, entusiasta di questa lettura, mi sono subito fiondato sull'ambizioso 'The century trilogy' che si apre proprio con questo romanzo. Definire il genere letterario di questo romanzo è assai arduo: 1) è un romanzo storico perchè narra, tra fiction e realtà, le vicende che hanno portato allo scoppio del primo conflitto mondiale; 2) è un romanzo di spionaggio, perchè vi si trovano le tecniche delle spie per carpire le notizie del nemico; 3) è un romanzo realista, perchè narra senza censure la cruda realtà della guerra, senza indugiare anche su descrizioni raccapricianti; 4) è senz'altro un romanzo d'amore, perchè rimarrete appassionati agli amori contrastati dalla guerra...è anche senz'altro molto di più di tutto questo. Lo stile di scrittura asciutto e scorrevole, la storia colma di intrighi e colpi di scena (per lo più veramente accaduta) e l'attenta prosa dell'autore non vi faranno riporre il tomo se non all'ultima pagina. Per chi volesse conoscere la storia contemporanea senza dedicarsi all'asettica elencazione degli avvenimenti che si trova nei libri di storia o semplicemente trascorrere diverse ore in buona compagnia, consiglio questo libro senza alcuna riserva.

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Agli amanti di Follett e a tutti coloro che amano i romanzi di buona fattura
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Carpineti Opinione inserita da Carpineti    29 Gennaio, 2015
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La polveriera europea a inizio secolo

Come tutti i romanzi da più di mille pagine all'inizio del libro sono sempre timoroso che la lettura decolli o che il racconto non sia piacevole. Qui dopo poche pagine si viene catturati dal filo narrativo che gradualmente di dipana lasciandoci conoscere uno ad uno tutti i protagonisti. Sono personaggi legati a famiglie sparse nei principali paesi protagonisti della storia dei primi anni del novecento. Il mondo è una polveriera, i più prestigiosi paesi europei cavalcanti l'onda dello sviluppo e della conquista fremono, la scintilla di Sarayevo divampa dentro gli animi belligeranti e l'incendio della guerra esplode. Dal Regno Unito alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti d'America, i protagonisti del romanzo partecipano al fianco dei grandi nomi esibiti dalla storia nella vicende socio politiche di quegli anni. La Russia vive il più drammatico capovolgimento con la Rivoluzione bolscevica, ma gradualmente ognuno dei personaggi regolerà i conti con la Prima Guerra mondiale e con le sue conseguenze. Follett ci accompagna nei salotti londinesi, nelle dimore principesche di aristocratici gallesi, nelle miniere di carbone, svelandoci la vita dell'epoca, animata dai forti squilibri sociali maturi per fondersi in cambiamenti rivoluzionari delle condizioni dell'uomo del novecento. Abbiamo modo di ascoltare i dibattiti di Lenin, di odorare il fumo dei sigari di Churchill, di sentire il sibilo dei proiettili e il rombo dei mortai, di congelare nel fango delle trincee, mentre i protagonisti compiono i loro destini, prima che al concludersi della guerra e allo scorrere delle ultime pagine di questo romanzo non si pensi già al momento di iniziare il secondo episodio di questa avvincente saga.

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Francesca2213 Opinione inserita da Francesca2213    27 Novembre, 2014
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L'inizio della storia...

Mi sono avvicinata a questa trilogia perchè è da poco uscito l’ultimo dei tre libri che compongono questa trilogia ed è “I giorni dell’eternità”. Con Ken Follett ho avuto un passato un pò brutto,mi sono appassionata tantissimo al telefilm trasmesso su sky che si chiamava “I pilastri della terra” appena ho saputo che era stato tratto da un libro lo acquistai subito,ma appena iniziato a leggere non mi piacque. Ho riprovato a leggere questo primo libro e devo ammettere che ME NE SONO INNAMORATA. Io amo già di per se i libri con un fondo storico dove comunque c’è qualcosa da imparare,ma con l’intreccio di storie di amore,lotta per l’indipendenza ecc… Una storia che mi è entrata nel cuore è quella di Ethel,che se andate a leggere il libro scoprirete chi è,che nonostante tutto lotta per se stessa e per suo figlio,perchè non vuol far crescere suo figlio in una SOCIETA’ DIVERSA! Il libro è scritto divinamente,ma se non amate la storia non fa per voi. Le battaglie sono descritte benissimo e i personaggi sono impeccabili. Ho già iniziato il secondo libro che è “L’INVERNO DEL MONDO” che è invece la seconda guerra mondiale dal punto di vista dei figli dei protagonisti del primo libro. Ah,dimenticavo. La storia è ambientata tra Inghilterra,Russia,Germania,Usa degli anni della Rivoluzione Russa e Prima guerra mondiale.
La consiglio a tutti coloro che amano la storia.
UN LIBRO UNICO ED EMOZIONANTE!

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Opinione inserita da Elena    31 Luglio, 2014

Avvincente!

La caduta dei giganti, primo libro della triologia "Century", è anche il primo libro scritto da Ken Follett che leggo. La mia opinione è molto positiva: il libro si legge velocemente, risulta molto scorrevole nonostante le quasi 1000 pagine di racconto. La storia abbraccia un arco temporale che va dal 1911 al 1924. Il libro si apre sul Galles, facendoci conoscere le condizioni delle miniere di carbone e le precarie condizioni di vita dei minatori, ma anche i primi scioperi e le prime conquiste dei sindacati. Le storie dei personaggi principali si snodano tra le vicende politiche inglesi, animate da dibattiti tra l'antica classe conservatrice, i liberali e i laburisti, la Prima Guerra Mondiale, che rappresenta il fulcro del libro, la Rivoluzione russa e la politica attuata dal Presidente Wilson in America. Nelle quinte definite dalla Storia, si muovono e determinano in modo attivo il corso degli eventi storici i personaggi appartenenti a 5 famiglie di diversa estrazione culturale e sociale. I personaggi sono ben caratterizzati e ciascuno è portavoce di un modo di pensare e agire di uomini e donne realmente esistiti che hanno caratterizzato l'epoca narrata. In questo senso l'autore riesce a trasmettere con vividezza al lettore l'aria e gli umori respirati all'inizio del 900 in diversi Paesi europei. Non trattandosi di un libro di storia, ovviamente non trovano spazio molti fatti storici coinvolti dalla Prima Guerra e purtroppo manca per intero la storia del fronte italiano. D'altra parte sono narrate le vicende storiche che hanno da vicino coinvolto i protagonisti, che non includono personaggi italiani. Il libro non manca di particolari nella descrizione degli attacchi bellici e dei mezzi usati per combatterli. Personalmente non ho trovato tediose queste parti, ma interessanti che anzi hanno ri-acceso il mio interesse per questa pagina storica così triste. Passo adesso a descrivere quelli che, per me, sono i difetti del romanzo. In primo luogo avrei evitato volentieri alcune scene intime tra i personaggi che sinceramente ho trovato noiose e piene di banalità; gli intrecci tra i personaggi possono apparire talvolta scontati e prevedibili, ma ciò non oscura la qualità del libro. Infine ho trovato gli ultimi capitoli del romanzo un po' frettolosi: infatti, escludendo la parte principale del libro che è incentrato sugli anni di guerra e che quindi occupa molti capitoli, gli anni pre-bellici (1911-parte del 1914) prendono 300 pagine, mente gli anni post-bellici (1919-parte del 1924) nemmeno 100 pagine, quindi a mio avviso è un po' sbilanciato.

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a chi piacciono i romanzi storici e agli appassionati della storia del 900
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Opinione inserita da Mian88    04 Marzo, 2014

Conoscere ed applicare la storia piacevolmente

Un mix di personaggi e di storie tra loro ben congeniate, un intelligente espediente per capire davvero il Primo Conflitto Mondiale.
Follet è una piacevole conferma e mostra un universo costruito su basi solide, conquista per la sua capacità di creare ed intrecciare vite, amori, passioni, strategie politiche, retaggi culturali, meschinità. Dà vita a personaggi esaustivi, ricchi di contenuti, impossibili da dimenticare.
Accuratissima la ricerca storica.
Personalmente ritengo che su alcuni episodi si sia dilungato un po' troppo ma per il resto lo consiglio vivamente.

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A chi ama i romanzi storici e a chi ha voglia di cimentarsi in qualcosa di nuovo che difficilmente lo deluderà.
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Monica Di Dato Opinione inserita da Monica Di Dato    24 Gennaio, 2014
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Primo della trilogia ma non proprio entusiasmante

Testo ben scritto, particolarmente articolato e per certi aspetti alquanto prolisso. Interessante il panorama storico in cui si svolge l'intera vicenda, anche se a mio avviso visti gli elementi di fantasia introdotti, se non si è ben informati su quanto è realmente accaduto nel periodo preso in considerazione, il lettore potrebbe confondere la realtà con la fantasia, ciò non toglie però che le vicende dei protagonisti siano state cucite perfettamente intorno agli eventi storici riportati. Questi ultimi sembrano addirittura assorbire i protagonisti in modo tale che le loro personalità emergono solo attraverso i fatti di cronaca dell'epoca, lasciando ben poco spazio ad altri aspetti di vita quotidiana. Per quanto mi riguarda ritengo che ken Follett abbia scritto opere molto più coinvolgenti, comunque lo consiglio anche solo per curiosità.

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Opinione inserita da Alex Amariei    16 Agosto, 2013

bel romanzo, anche se troppo prevedibile!

Questa è la mia prima analisi dedicata a Ken Follett e devo dire che è stata abbastanza soddisfacente e che mi ha permesso di intrattenermi nella lettura nonostante il periodo estivo.
Sono appena "uscito" per così dire, dall'epica saga di George Martin ed ho dunque deciso di andare in libreria e di leggere il primo romanzo interessante che mi capitasse tra le mani.
Non a caso ho scelto quest'opera, infatti, sin da qualche anno, mi sono documentato su molta parte della storia di quest'ultimo secolo (sopratutto guerre e tensioni internazionali) e dunque, automaticamente, l'occhio mi è caduto su questo romanzo di rilievo.
per quanto riguarda l'impatto iniziale con la letteratura di quest'autore posso dire di ritenermi pienamente soddisfatto, infatti, grazie all'alternanza di eventi storici realmente accaduti e alle fasi emotive e gli intrighi dei protagonisti immaginari (i quali tuttavia sono descritti in modo impeccabile) Ken Follett riesce a tenere incollato il lettore fino alle ultime pagine della trama.
Tuttavia, anche se qui sopra ho solo citato i pro di quest'opera, devo dire che anch'essa, purtroppo, contiene dei contro: primo tra tutti la prevedibilità; ovviamente, io, che sono uno dei milioni di fan veterani delle cronache del ghiaccio e del fuoco mi sono immaginato subito gli eventi futuri presenti nel libro e, a parte qualche rara occasione ho sempre colto nel segno!
infine un'altro "pelo nell'uovo" lo si può trovare nel linguaggio usato dai protagonisti troppo "moderno" per l'epoca, tuttavia non lo si deve considerare un vero errore, poichè, il linguaggio colloquiale usato all'inizio del secolo, avrebbe solo annoiato il lettore facendoli perdere il segno.
consiglio molto la lettura di questo romanzo e dei successori.

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romanzi storici di vario genere
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Nadiezda Opinione inserita da Nadiezda    27 Giugno, 2013
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The century trilogy vol. 1

Ho letto molto tempo fa questo libro, ma non mi sentivo pronta per recensirlo.
Ora che dovevo iniziare il secondo volume ho deciso di rileggerlo e recensirlo.
Come sempre Ken Follett ha una narrazione molto fluida ed accattivante, riesce sempre a descrivere i personaggi dei suoi libri in maniera esaustiva ed indimenticabile.
Riesce a dar vita ad opere storiche piene di carattere e molto avvincenti.
Le vicende partono con l’incoronazione di Giorgio V nell’anno 1911.
In questo stesso anno i destini di cinque famiglie si intrecciano mentre sullo sfondo si cominciano a vedere eventi drammatici che faranno scaturire la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione Russa.
Ken Follett riesce a costruire una “sua storia” sulla storia mondiale e questo è un grande pregio perché oltre ad allietare il lettore farà scoprire a questo ultimo molti risvolti storici facendoglieli rivivere attraverso la moltitudine di personaggi.
Unica pecca a mio avviso, in alcune parti si è un po’ troppo dilungato, ma per il resto l’ho trovato un buon libro e mi sento di dire: se amate i romanzi storici, Ken Follett è una garanzia!

Buona lettura!

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matteo88 Opinione inserita da matteo88    25 Giugno, 2013
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Follett: gradita conferma

Romanzo imponente e notevole nel suo intreccio di storie, personaggi, vite, passioni e anche meschinità. Follett riesce in questo a creare dei riusciti e non scontati parallelismi.
Ma interessante è soprattutto la ricostruzione storica, frutto di una indagine accurata e nient'affatto approssimativa; questo contribuisce in maniera non secondaria a conferire una certa credibilità ed auterovolezza al racconto, considerato che non c'è nulla di peggio di un romanzo storico in cui al buon racconto fa da sfondo un contesto storico inverosimile

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a chi ama Ken Follett e i suoi romanzi in cui conoscenza storica e trama avvincente formano un ottimo combinato disposto
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Bepps Opinione inserita da Bepps    29 Marzo, 2013
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Una lezione di storia

Premetto che questo è stato il mio primo libro letto di Follet, e posso affermare che mi ha impressionato molto e che andrò il prima possibile a comprare il secondo libro della trilogia.
Le sue doti non sono certo io a scoprirle, ma da lettore che si affaccia per la prima volta al mondo di Ken Follet posso dirvi cosa mi ha colpito di lui:
Primo tra tutti è la dote che ha nel raccontare 4-5 anni intensissimi di storia, in cui sono avvenuti eventi molto importanti e che hanno cambiato l'immagine socio-politica dell'Europa, senza che ci sia un calo di qualità e accuratezza nel racconto.
Secondo, proprio la qualità del romanzo, che è riuscito ad integrare i personaggi reali con i protagonisti( ovviamente fittizi) mantenendo uno stretto legame tra le vicende che coinvolgono questi ultimi e quelle davvero verificatesi con i personaggi reali.
Terzo, è la capacità di istruirci,su ciò che è il nostro passato dandoci una percezione degli ambienti, dei climi politici e sociali e di ciò che è avvenuto davvero negli anni della Prima guerra nondiale. Molto spesso infatti la storia come ci viene insegnata a scuola si rivela sommaria, poco interessante ed in funzione di ciò inutile.
per questo ringrazio Ken Follet che mi ha impartito una lezione di storia nel modo migliore possibile, e per ciò che mi insegnerà

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A chi piace leggere romanzi storici del periodo di inizio 900'
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Melandri Opinione inserita da Melandri    29 Gennaio, 2013
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La politica della guerra

Probabilmente sarò nelle ultime file di quanti hanno già letto questo romanzo e non credo potrò aggiungere nulla di non detto nelle precedenti recensioni.
Da studente la storia non mi ha mai affascinato e per sopperire a vergognose lacune, oggi le mie scelte ricadono volentieri su libri che, oltre a farmi distrarre dal quotidiano, riescono anche a raccontarmi un po’ di quel passato che, studiato con o senza passione, insegna tanto di ciò che siamo oggi.

E in questo libro la Storia ha la S maiuscola, è la storia che tutti dovrebbero conoscere, storia che nasce non per caso ma per politica. E va da sé che questo libro insegni anche come la politica, da tanti oggi snobbata per scelta , per stanchezza (e come non comprendere.....) o per semplice incoscienza, sia assolutamente parte attiva e decisiva della nostra condizione.

Non parliamo di un saggio ma di un romanzo e come tale racconta di cinque famiglie di diversa estrazione sociale e nazionalità che incrociano le loro vite nell’epoca pre e post prima guerra mondiale. Del romanzo ha quindi una trama complessa, di piacevole lettura, in cui si dipanano i temi classici. C’è emozione e c’è curiosità nel seguire i componenti di queste famiglie, nel leggere come si sviluppano le loro vite in conseguenza a ciò che i vertici politici hanno indirettamente deciso per loro.

Per contro posso dire che essendo davvero un libro molto lungo e impegnativo, mi ha lasciato sì la voglia di leggere il secondo della trilogia, ma senza l’urgenza che altri libri mi hanno trasmesso. Forse per la complessità dell'argomento, più probabilmente perchè questo libro ti fa sentire a volte un burattino.... e non per colpa di Follett si intende.

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clarissa/celestino Opinione inserita da clarissa/celestino    24 Gennaio, 2013
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Un gran libro. in tutti i sensi.


Non avevo ancora letto nulla di Ken Follett, ho scelto questo per iniziare.
Innanzitutto, ritengo che il prologo sia uno dei frammenti di storia più belli ch'io abbia mai letto in vita mia. Dopo averlo letto ho scelto di avventurarmi nella lettura, anche se il romanzo storico non è un genere che sceglierei mai.
E' sicuramente quel tipo di libro per l quale si può dire" ti cattura", "coinvolgente", "trama avvincente".
I suoi personaggi sono meravigliosi, così ricchi, densi di prospettiva, di significato, pieni.
Lo sfondo storico è l'attesa prima del primo conflitto mondiale, e la guerra poi.

DIFETTI dal mio punto di vista: 1)la storia d'amore tra Maud e Walter ha un retrogusto alla Harmony.
2) gli aspetti relativi alla sessualità vissuta dalla donna, mi sembrano un po' stiracchiati e posti sul sentito dire...come fossero raccontati da un uomo.(sì, lo so che Follett è un uomo, ma secondo me, non dovrei avvertirne la presenza mentre leggo)
3) c'è un lungo periodo che precede la guerra...circa duecento pagine, in cui, sia i personaggi i principali, che quelli secondari, che quelli realmente esistiti, palleggiano la possibilità che si possa o meno entrare in guerra. Ma quale aspettativa vuoi creare che lo sappiamo tutti che la guerra è scoppiata?..questa parte mi ha lasciato un po' perplessa.

Senza che me ne rendessi conto, malgrado dicessi a me stessa, che le parti più cruente, non erano descritte poi in maniera così cruenta, che stavo riuscendo a leggerlo con un certo distacco, nei giorni della lettura provavo un' ansia crescente, perchè dovevo sapere quanto prima notizia dei fratelli russi, o del piccolo Billy, o di Ethel.
La drammaticità della guerra è espressa non tanto dal resoconto di guerra (stranamente) quanto dall'attesa di chi è rimasto. una drammaticità veramente difficile da sostenere, perché è una guerra non ancora abbastanza lontana nel tempo.

In conlcusione un ottimo libro da leggere, scritto da chi sa scrivere. Lo stile mi è piaciuto molto, ma non vorrei più leggere storie con uno sfondo tanto drammatico. nè storie di guerra. se qualche fan di Ken Follett volesse consigliarmi un libro, avvincente in egual modo, ma meno drammatico, o dolorosamente reale, gliene sarei grata.:D
Buona lettura

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AndCor Opinione inserita da AndCor    02 Gennaio, 2013
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Un inizio di trilogia che promette molto bene

'The Century Trilogy' si apre con delle premesse a dir poco eccellenti. Perché 'La caduta dei giganti' è un romanzo storico riuscito benissimo.

Fantastica la maniera con cui l'autore riesca ad intrecciare i vari protagonisti, mantenendo sempre il tutto comprensibile e lineare, e anche la caratterizzazione dei personaggi è promossa a pieni voti, senza dimenticare le consuete e fedelissime descrizioni degli ambienti.
Ed è eccellente anche l'analisi della Prima Guerra Mondiale, incluse cause, conseguenze, risvolti e sfumature.

L'unico neo lo troviamo nella prima parte del romanzo, con alcune digressioni statiche che rallentano tantissimo la narrazione e gli svolgimenti dinamici, ma l'etichetta di "capolavoro" non si tocca.

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Cobray Opinione inserita da Cobray    02 Dicembre, 2012
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Un altro capolavoro da aggiungere alla lista!

Tralasciando dettagli sulla trama che potete eventualmente ricercare con un semplice click su Wikipedia & simili, vorrei approfondire brevemente la grande gamma di emozioni che questo libro fa scaturire nel profondo di chi lo legge.

Follett, con maestria stravolgente, riesce a far immergere il lettore in mezzo ad eventi storici del passato, proprio come se si trattasse di fatti svoltisi due o tre giorni fa. Con uno stratagemma geniale - quello di affiancare personaggi verosimili (nobili, contadini, soldati dell'epoca) del tutto inventati a grandi personalità del passato, facendoli interagire con essi - lo scrittore inglese dà vita ad un focus incredibile sullo scenario della Grande Guerra. Al termine della lettura, avremo fatto nostri tutti gli eventi più importanti che hanno caratterizzato questi vent'anni di storia dell'uomo: il passaggio del potere dai grandi sovrani ai cittadini rivoltosi, la Rivoluzione d'Ottobre, tutte le battaglie più emozionanti (da quella della Somme a quella di Ypres), la speranza e gli interrogativi sul futuro del mondo.

Vengono approfondite le vite di personaggi storici fondamentali, come Lenin o Douglas Haig, piuttosto che il parlamentare Lloyd George o il ministro Arthur Zimmermann, delineando ed illustrando le loro azioni fondamentali per l'esito di questa o quell'altra questione militare/politica.

In mezzo a tutto questo troviamo le storie dei nostri protagonisti: persone semplici, come l'operaio russo Grigorij, capricciosi nobili inglesi, come il conte Fitzherbert, rivoluzionarie suffragette come Lady Maud ed intelligenti diplomatici come Walter Von Ulrich. Le loro vicende si intrecciano, prendono le distanze per poi improvvisamente collimare in un turbinio instancabile di forti emozioni.

In sostanza, questo è più di un semplice libro: è un'opera di valore encomiabile che ci permette di apprendere moltissimo sulla storia del '900 , facendoci sentire gratificati e appagati.

Il libro è il primo di una trilogia che abbraccierà tutto il XX secolo,quindi che aspettate? Fiondatevi nel fiume della conoscenza e fatevi folgorare dall'universo Follett.

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Altri libri di Follett, piuttosto che agli amanti della storia (non solo del Novecento), delle passioni travolgenti, dell'ingegno che caratterizza l'essere umano insieme alla sua cattiveria, invidia e malvagità.
Consigliato, infine, a chi vuole approfondire e far suo un periodo di sostanziale transizione a cavallo di due secoli.
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dsa92 Opinione inserita da dsa92    21 Novembre, 2012
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Un mondo reale con intrecci surreali

Ken Follett racconta i grandi avvenienti degli inizi del '900 come solo lui è capace di fare. Riesce a raccontarci la Prima guerra mondiale e la Rivoluzione russa facendocele vedere dall'interno. Riviviamo tramite i personaggi di Follett la paura, l'amore, la rabbia, il patriottismo e perfino il dolore che hanno accompagnato la maggior parte dei popoli europei durante quel periodo. E' grazie alla storia di Grigorj, un giovane rivoluzionario russo, che comprendiamo perché in Russia si sono create le condizioni socio-culturali che hanno permesso a Lenin e a tutta la rivoluzione di avere successo. Alla sfacciata arroganza di Otto, un ufficiale tedesco di vecchio stampo, che comprendiamo sia le ragioni della sconfitta tedesca nella Prima guerra mondiale e sia le premesse storiche che poi porteranno all'idiozia nazista. Ed infine il dualismo tra Ethel, una giovane governate con un brillante futuro, e il conte Fintzherbert, un uomo profondamente conservatore, ci accompagna dall'inizio del romanzo fino all'ultima pagina. L'eterna lotta tra la classe dominante ottusa e conservatrice, e la classe dominata brillante e progressista. Il contesto storico dunque è ben descritto e i personaggi si integrano alla perfezione.
Tuttavia non possiamo sorvolare sugli intrecci completamente surreali che caratterizzano le storie di questi personaggi. In alcuni punti le coincidenze sono davvero troppo forzate e rendono le vicende molto improbabili. A volte si avverte una fastidiosa forzatura degli avvenimenti che di conseguenza divengono poco credibili. Così facendo si rischia di compromettere tutto il minuzioso lavoro fatto per attenersi ad una descrizione attinente alla realtà del contesto storico e culturale.
Un'opera certamente ambiziosa, ma riuscita solo in parte.

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McLennon Opinione inserita da McLennon    22 Ottobre, 2012
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Straordinario...

Premetto che questo è il primo libro di Ken Follett che leggo.
Mi ci sono avvicinato quasi con "timore reverenziale" data la mole e dati i contenuti che vanno al di là del termine semplicistico di Romanzo Storico.

Sin dalle prime pagine sono stato catturato dallo stile e dal linguaggio dell'autore e mi sono immerso in quell'epoca che egli dipinge così magistralmente; è' vero, si tratta pur sempre di una trama di fantasia (quella che lega le famiglie e i personaggi protagonisti) e, a volte, si nota che Follett calca un po' troppo la mano nell'intrecciare le vicende e le vite dei vari personaggi tra loro...ma l'atmosfera che riesce a creare catapulta il lettore nell'epoca in cui l'opera è ambientata e trasmette sapientemente la sensazione di cosa ha significato vivere in quei tempi e in quei luoghi.

L'unico piccolo appunto che mi sento di fare (ma per molti questo potrebbe essere anche un pregio) è che in qualche punto ci si è addentrati troppo nelle descrizioni politiche deglieventi, soprattutto nella sezione riguardante la rivoluzione Russa.

Per il resto, nonstante le quasi mille pagine è un libro che si divora e che alla fine lascia tanto e fa vivere realmente tante emozioni: personalmente ho trovato tutti i personaggi caratterizzati in modo egregio, le vicende ottimamente intrecciate con uno stile che mantiene sempre alta la tensione narrativa.
E' un'opera che trasuda il lavoro encomiabile che ha significato realizzarla..la quantità di descrizioni storiche e di dialoghi (basati su dialoghi realmente fatti e adattati dall'autore) sono impressionanti.

Lo consiglio a chiunque e lo reputo uno dei libri migliori che abbia letto.


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Opinione inserita da marilla    09 Ottobre, 2012

METTIAMOCI D'ACCORDO!!!!

Ho letto La caduta dei giganti con passione e interesse (amo molto la storia contemporanea e sono laureata anche in Storia contemporanea) . Leggendo le altre recensioni, mi rendo conto che in realtà il giudizio non è mai "medio": il libro viene esaltato (e a mio giudizio a ragione) e al contempo criticato (e a mio avviso con altrettanto ottime ragioni. Proverò quindi ad operare una sintesi: la Prima Guerra mondiale, la Rivoluzione russa, i cambiamenti "epocali" del tempo insomma, sono raccontati con attenzione, dovizia di particolari interessanti e, soprattutto notevole perizia nell'evitare la sterile sensazione di star leggendo un libro di testo universitario o scolastico che dir si voglia. Anzi, il nostro Follet ci tiene a precisare, alla fine del tomo (perché è un vero e proprio volumone!) che ciò che egli fa dire ai personaggi storici, pur non necessariamente sempre aderendo alla vera realtà fattuale, è studiato in modo che questi stessi personaggi (in base alle ricerche dello stuolo di gente che lo ha aiutato a scrivere e a creare una documentazione attendibile - questi inglesi, che furbacchioni!!! -) "avrebbero potuto dire ciò che lui, il buattinaio, gli fa dire, e/o fare ciò che lui, il mago della fiction, gli fa fare. Il che è lodevole e risponde ad una forma di creatività molto divertente. Al tempo stesso, all'interno di questo appassionante se pur tragico contesto storico (appassionante soprattutto perché Follet si sofferma molto su due elementi che rendono la lettura particolarmente stimolante: le diatribe e le sottigliezze diplomatiche e la descrizione - definita noiosa da alcuni - delle battaglie e delle tecniche strategiche: finalmente anche noi profani capiamo qualcosa di realmente concreto su come si faceva la guerra!), ecco, dicevo, all'interno d questo contesto, il nostro Follet, per non tradire la sua vocazione primaria, che è quella di creatore di fiction, che ti fa? Ti mette le storie intrecciate di 5 famiglie (diverse, diversissime per estrazione sociale e vocazione) ma, invece di attenersi alla verosimiglianza della vita (che ci avvilirebbe molto, considerando il contesto storico che già di per sé fu tragico), le fa muovere proprio come dovrebbe avvenire in un autentico feuilletton: amori, passioni, sesso, buoni, cattivi, cattivi che sembrano buoni e buoni che invece non valgono una cicca, puri di cuore e individui spregiudicati e avvezzi al compromesso creativo....Insomma, leggetevelo (io ho già cominciato il 2 volume della saga: L'inverno del mondo), fatelo leggere o leggetelo ad alta voce nelle sere d'inverno ai figli svogliati che forse si appassioneranno alla "magistra vitae" quale è la Storia!

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Non consiglio un libro, quanto piuttosto un film francese: Una lunga domenica di passioni (Un long dimanche de fiançailles): strepitosa ricostruzione della Prima Guerra mondiale con un plot che fa da filo conduttore degno di un intricatissimo giallo ed una altrettanto efficace Audrey Tatou (Amélie, per intenderci!)
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L0renz091 Opinione inserita da L0renz091    21 Settembre, 2012
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La storia fatta romanzo

Il romanzo storico per antonomasia. Chi ha voglia di immergersi nel secolo più cruento della storia, di assaporare le vicende storiche, culturali, e soprattutto sociali delle civiltà "protagoniste" del primo ventennio del ventesimo secolo, chi ha voglia di conoscere la storia più recente, di assaporare il periodo della Grande Guerra, questo è sicuramente il libro che fa per voi. Ken Follett, grazie anche all'aiuto di collaboratori "multietnici", storici etc, ci da una visione della vita del tempo a 360 gradi: mette a confronto le varie prospettive di Germania, Russia, Inghilterra e America, protagoniste della scena politica internazionale; analizza la situazione economia-sociale da un punto di vista puramente oggettivo facendo trarre al lettore le considerazioni che ritiene più opportune. Sullo sfondo della prima guerra mondiale, della rivoluzione russa e di tutti gli altri avvenimenti storici del tempo, si intrecciano le storie dei protagonisti, uomini e donne provenienti da ogni classe sociale, dall'altolocata aristocrazia inglese ai minatori del Galles, dal proletariato russo alla borghesia americana, le cui azioni saranno condizionate inevitabilmente dagli eventi a loro contemporanei.
Consigliato a chi ha voglia di imparare la storia senza rinunciare allo stile, seppur non impeccabile, e alla piacevolezza della scrittura di Ken Follet.

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A chi vuole conoscere la storia del novecento
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Opinione inserita da Massimo    01 Settembre, 2012

Un'opera ambiziosa

Un’ opera ambiziosa

Devo dire di essere rimasto perplesso sulle recensioni quantomeno tiepide di gran parte dei lettori riguardo all’ultimo romanzo di Ken Follett: “La Caduta dei Giganti”. Ho letto gran parte dei suoi lavori e concordo sul fatto che “I Pilastri della Terra” sia fino ad ora, la sua opera meglio riuscita. Non mi sembrano però due opere così facilmente paragonabili. Follett ha esordito con Spy Stories ambientate durante il secondo conflitto mondiale (La cruna dell’Ago, Il Codice Rebecca) dove scrisse accattivanti opere di genere. Con “I Pilastri della Terra” fece un salto di qualità esordendo felicemente in un genere per lui nuovo, quello del romanzo di ambientazione storica. Le analogie con “La caduta dei giganti” sono però, a mio modo di vedere molto esili. Con “I Pilastri” Follett costruisce un opera in cui i personaggi sono l’asse portante di tutto il romanzo. La vicenda che si svolge durante la costruzione di una cattedrale gotica, è una storia di amore, odio, potere, in cui le vicende storiche fanno da palcoscenico e sono funzionali alla trama.
Ne “La caduta dei giganti” vedo un ulteriore passo nell’evoluzione letteraria dello scrittore. L’opera è più ambiziosa. I personaggi assumono minore importanza rispetto ai romanzi precedenti perché qui sono solo di contorno. Il loro scopo è quello di far partecipe il lettore della Storia con la “S” maiuscola. Sono la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione Russa i protagonisti di questo primo romanzo della trilogia sul ventesimo secolo. Le cinque famiglie hanno lo scopo di presentarci questo periodo storico attraverso altrettanti punti di vista. Vediamo il declino della vecchia nobiltà e la nascita dei primi movimenti operai assieme alle prime lotte di emancipazione della donna in Inghilterra, gli albori della nascita della futura superpotenza nelle vicende statunitensi, la rivoluzione russa e il dramma della Germania, tutto con la funzione di far partecipe il lettore, con grande accuratezza e poche sbavature, agli eventi che sconvolsero il mondo quasi un secolo fa.
Sicuramente ci sono dei difetti. Alcuni incontri tra i vari protagonisti appaiono un po’ forzati, manca del tutto, come alcuni lettori hanno lamentato, un riferimento alle vicende storiche dell’Italia e manca in chiusura di romanzo un riferimento al gigante più grosso che crollò in quel periodo: L’Impero Austro- Ungarico di cui si parla solo nella prima parte dell’opera.
Ma nel complesso l’opera è meritoria e di buon livello. Uno studente che volesse interessarsi alle vicende in questione apprenderebbe più informazioni in questo romanzo che in un libro di storia tradizionale.
La critica che trovo meno appropriata è quella secondo la quale l’opera risulterebbe troppo noiosa per un eccesso di dettagli riguardanti le battaglie e gli aspetti militari.
Con questo metro di paragone allora anche uno dei capolavori della letteratura mondiale quale “Guerra e Pace” di Tolstoj sarebbe soporifero!
Credo che sia necessario accostarsi a questo romanzo con uno spirito diverso rispetto ai romanzi precedenti dell’autore che ci ha proposto un libro sicuramente più impegnativo dei precedenti ma molto valido.
Consiglio sicuramente la lettura di questo e dei successivi romanzi della trilogia.

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Romanzi storici
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Fonta Opinione inserita da Fonta    19 Luglio, 2012
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Cadono i giganti ma Follett resta in piedi!

Ethel e Billy Williams sono figli di due minatori gallesi. La prima é ambiziosa e meticolosa, lavora come cameriera presso Ty Gwyn, la residenza del conte Fittzherbert. Il secondo é un giovane minatore intelligente e coraggioso che, dal padre rappresentante dei lavoratori della miniera ha ereditato la voglia di combattere i sopprusi.

Il conte Fitzherbert, detto Fitz, é un ricco possessore di terreni e miniere in Galles, sposato con la bellissima principessa russa Bea, é membro della Camera dei Lord britannica. Sua sorella Maud, al contrario, pur vivendo nell'agiatezza di Ty Gwyn, ha da sempre simpatie liberali e anima i salotti conservatori con le sue teorie sui diritti delle donne!

Gregorij e Lev Peskov sono due operai russi, orfani fin dalla tenera età hanno un sogno: scappare dalla Russia zarista ed approdare nella liberale America. Il primo é un serio lavoratore con ideali di libertà, il secondo antepone le donne, i soldi guadagnati barando a carte a qualsiasi valore etico.

Walter von Ulrich é il figlio di uno dei diplomatici tedeschi piú vicini al Kaiser. É un ambasciatore dell'impero austro-tedesco a Londra.

Gus Dewar é un giovane ambasciatore e diplomatico americano, tra i piú promettenti rampolli americani, sogna di poter lavorare in contatto con il Presidente statunitense alla Casa Bianca.

Queste figure, facenti parte di cinque famiglie, sono i protagonisti dell'ultimo capolavoro firmato Follett.
All'uscita del libro mi ha incuriosito parecchio l'idea di fondo, seguire cinque famiglie di diverse nazionalità per tutto il Novecento, secolo che ha rivoluzionato la storia ed i modi di vita con diversi eventi storici di caratura mondiale! Le recensioni su questo sito non sono state a volte tra le piú lusinghiere ma, ho deciso di provare e le mie grandi aspettative non sono state deluse.

Personaggi straordinari che si odiano e si amano, intrecci mozzafiato ed emozioni a catena, l'autore é una garanzia e le citazioni storiche sono ricercate e spiegate benissimo con semplicità.

Con questo libro ho amato, odiato ed appreso sfumature storiche molto interessanti.

Forse non sarà al livello de "i pilastri della terra" come prometteva la quarta di copertina, ma siamo su livelli eccelsi a mio modesto avviso! Una grandissima mole di ricerca storica e di pathos narrativo!

Se dovessi trovare un neo, mi é spiaciuto che l'autore non abbia inserito una famiglia italiana in questa trilogia, in fondo il nostro Paese ha avuto un ruolo importante nel corso del secolo narrato, e sicuramente qesta aggiunta non avrebbe stonato!

Consigliatissimo!!! Buona lettura

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I pilastri della terra e l'uomo di Pietroburgo
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farma70 Opinione inserita da farma70    09 Luglio, 2012
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Che delusione!!

E' da un po' che volevo scrivere una recensione su questo libro che si è rivelato purtroppo una vera delusione....Ma dov'è finito il Ken Follett de "L'uomo di Pietroburgo", "Il codice rebecca ", "Triplo", "La cruna dell'ago" e del mitico "I pilastri della terra"? Trama poco credibile e a dir poco passabile, personaggi degni di una soap opera...insomma ho terminato il libro per inerzia e non so se acquisterò il seguito della trilogy......Secondo il mio modesto parere se si legge un libro d'esordio di Follet e lo si paragona con gli ultimi il dubbio se sia ancora lui l'autore dei libri ti viene....per me il grande Follet termina con "I pilastri della terra", il resto è solo business!

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Opinione inserita da Simone    30 Dicembre, 2011

Ken Follett firma un capolavoro

Un libro eccezionale che tiene incollati dalla prima all'ultima pagina. Il racconto è così ben delineato che anche dovesse capitare di abbandonarlo per qualche giorno, non si perde il filo della narrazione. I personaggi sono reali e coinvolgono il lettore nelle loro vicende quotidiane. Follett è come un pittore che disegna con maestria la realtà dell'epoca ed il lettore si ritrova catapultato nei primi del '900. L'alternarsi delle mabientazioni fa si che non ci si annoi e la concentrazione rimanga sempre alta. Cosa dire più che un romanzo questo è un capolavoro.

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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    14 Novembre, 2011
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Per palati fini !

Un libro non facilissimo, e sicuramente necessita di ore e ore di intensa attenzione, ma ciò non dimeno, un opera sopraffina che da il via a una trilogia e ti lascia la voglia di leggere il seguito al piu presto.
Inizialmente stenta a partire, ma una volta accesa la miccia non ti puoi fermare, e un susseguirsi di eventi e emozioni che vanno dal odio, al amore, dal disprezzo all' ammirazione, il tutto coronato dal eroismo di ognuno dei personaggi protagonisti, ed amalgamato da un dettaglio e un coinvolgimento storico senza eguali.
Ognuno dei protagonisti a suo modo è un eroe, ed è sicuramente coerente con l'epoca che sta vivendo, senza mai scendere nel banale e nell' ovvio.
Ritengo comunque che date le intenzioni di Ken Follet prima di dare un giudizio assoluto vada prima letta tutta la saga.

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Romanzi storici, e appassionati del inizio XX secolo
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Nothingman Opinione inserita da Nothingman    28 Settembre, 2011
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La Caduta dei Giganti

Attraverso gli occhi dei protagonisti viviamo dall’interno le vicende che portano al primo conflitto mondiale, dai duri anni della guerra di trincea alla stesura del trattato di pace ‘guidato’ dai 14 punti di Wilson e al giungere dello spettro del nazifascismo; e intanto infuria la lotta delle suffragette, i drammatici eventi della rivoluzione russa con le sue speranze, illusioni e delusioni. I protagonisti sono numerosi, appartengono alle più varie classi sociali, a cinque famiglie emblema dei diversi paesi protagonisti dei grandi stravolgimenti mondiali del ‘900. Diventiamo testimoni dei drammi personali portati dalla guerra, dagli amori messi a dura prova, alle speranze di un futuro migliore, le vicende personali si intrecciano agli avvenimenti storici, e a questi danno consistenza e vita. La storia ci è presentata dai più vari punti di vista, da quelli di un conservatore aristocratico a quelli di un proletario rivoluzionario, sta poi al lettore immedesimarsi in uno o nell’altro, o assumere il ruolo di imparziale spettatore.

La storia non è più qualcosa di distante, freddo, che non ci appartiene, grazie a Ken Follett diventa qualcosa di vivo, si percepiscono gli odori e i sapori, possiamo sentire le voci, ascoltare le parole dei discorsi fatti allora così che arrivati a pagina 995 gli eventi sono noti non perché studiati ma perché vissuti (quasi) in prima persona. A conti fatti a cadere non sono solo i milioni di morti portati via dalla Grande Guerra, ma in modo più simbolico (e non) le grandi aristocrazie che agl’inizi del secolo scorso avevano ancora un certo potere e prestigio, nonché importanza politica: pensiamo agli aristocratici inglesi che a capo del partito conservatore vengono sconfitti alle elezioni politiche del ‘24 dagli avversari laburisti, i lavoratori delle fabbriche e delle miniere, o viaggiamo fino in Russia dove la fine del dominio zarista è assai più cruento e come assoluta protagonista ha la Morte.

Personalmente ritengo che il romanzo presenti troppi punti pesanti, non tanto quelli inerenti gli eventi storici quanto le numerose divagazioni da “romanzo rosa”, amori troppo sospirati, troppa attenzione per tradimenti prolungati nel tempo che rallentano il corso della narrazione. La firma d’autore Follettiana non manca, le scene di sesso sono numerose per tutta la lunghezza della narrazione, forse anche troppe, sebbene sia notevole la sensibilità dell’autore nel mettere in risalto i sentimenti (o la mancanza di essi) che vi sono a monte. La storia vi porterà a sostenere per i personaggi a voi più vicini e ad odiare gli altri, l’andamento della lettura sarà altalenante per questo stesso motivo.

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gcavalca Opinione inserita da gcavalca    14 Settembre, 2011
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Italia, Italia, dove sei?

Personalmente solo leggendo questo avvincente romanzo ho potuto approfondire questo pezzo di storia del novecento e comprendere perché la I Guerra Mondiale viene chiamata “La Grande Guerra”.
Attraverso le vicende umane e storiche di cinque famiglie l’autore riesce a raccontarci la Storia e soprattutto a trasmetterci quelle atmosfere e quelle sensazioni difficili da comprendere per noi: gente del XXI secolo.
L’appassionante trama intrecciata dei vari protagonisti, tedeschi, austriaci, inglesi, gallesi, americani e russi coinvolge il lettore e stupisce quanto l’Europa fosse più “internazionale” cento anni fa rispetto ad oggi.
I nazionalismi sono ancora di là da venire e si parla di Imperi trans-nazionali che comprendono diversi popoli e diverse culture. Territori che spaziano dalla Siberia alla Francia, passando per gli Ottomani e le colonie dell’Impero Britannico.
Non è il racconto storico ma quello di due generazioni: quella della fine del XIX secolo che trascinò il mondo in guerra e quella dei giovani del XX secolo che la guerra dovette combatterla in mezzo alle trincee ed ai gas tossici.
Significativa la frase con cui il conte Fitzherbert, aristocratico inglese, afferma che non torneranno più i tempi edoardiani in cui nei ricevimenti dei nobili venivano sprecati chili di cibarie e i valletti si appiattivano al muro al passaggio del conte.
La guerra non ha solo distrutto fisicamente un’intera generazione (16 milioni i morti tra militari e civili) ma ha distrutto un’epoca.
Il libro ce lo narra in maniera romanzata ma ricca di spunti storici come la rivendicazione delle “suffraggette” inglesi per il diritto di voto alle donne, la rivoluzione russa, la politica americana e la nascita della Società delle Nazioni, la condizione dei lavoratori gallesi e del popolo russo.
Unico neo è la completa assenza dell’Italia dal panorama europeo e mondiale, eppure c’eravamo già…

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Viola96 Opinione inserita da Viola96    11 Settembre, 2011
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La caduta dei giganti.

Quello di Follet è un discorso unitario.Torna e ritorna sulla Storia con l'intento febbrile di cambiarla e di renderla più piacevole,ma non sempre ci riesce benissimo.Lontano dal suo Medioevo perduto,l'inglese scrive come un automa un romanzetto semplice e disidratante,che sembra più volte realizzare una caduta di stile tenebrosa.Ma il suo stile è efficace ma meno fugace del solito.Il contenuto del romanzo è poca cosa se confrontato con le possibilità delle premesse dell'epoca,ma si salva incredibilmente grazie alle facoltà del suo autore.Qui racconta la storia di una serie di famiglie,nel primo capitolo di una futura Trilogia che ripercorre il secolo scorso.Un libro vagamente piacevole che si fa desiderare per le sue interminabili pagine(quasi 1000),fino al solito finale aperto in classico stile Follet."La Caduta dei Giganti" parla della Storia senza dov'essere un romanzo di storia.Non è obiettivo Follet,sembra predicare invece che emozionare.Anche lo sviluppo dei personaggi perde tanto,poichè non ce n'è nessuno indimenticabile,o che merita un sequel o un rifacimento.Probabilmente uno dei romanzi meno riusciti del maestro inglese,che si serve troppo della sua solennità e non riesce più a carpire l'attento lettore come un tempo.Non è "la caduta di un gigante",ma ci va vicino e molto.Purtroppo.

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Follet e Umberto Eco.
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Opinione inserita da Niccolò    06 Settembre, 2011

dinamicamente interessante

Un libro veramente piacevole,aspetti storici molto dettagliati e accurati nei particolare. Ken Follet è riuscito a far parlare la storia attraverso i personaggi,esponendo in modo chiaro e preciso gli ideali e interessi dei personaggi delle varie classi sociali.Tuttavia a volte cade in una descrizione troppo personale dei sentimenti,degli amori e sopratutto delle scene sessuali dei personaggi,portando così il lettore a concentrarsi più sul carattere psicologico del personaggio che su ruolo che esso ricopre nella società,cosa (a mio parere)più importante per un romanzo storico.
Inoltre sono alternate scene molto coinvolgenti a scene molto pesanti.
Insomma,un libro molto interessante ma allo stesso tempo troppo dinamico

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Opinione inserita da Ale    08 Mag, 2011

La caduta dei Giganti

Non sono d'accordo con i molto commenti negativi lasciati, io non sono un accanita lettrice di Follet, ho letto solo I pilastri della terra oltre a quest'ultimo libro, ma credo di poter dire che i commenti negativi derivino da un poco interesse per la storia e dalla voglia di fare una lettura senza doversi concentrare troppo. Io sono laureata in archeologia e studio storia, I pilastri della terra è stata un opera di fantasia, questa invece ha l'ambizione di dare un immagine più storicamente vera, e lo fa con notevole successo, non posso dire che sia accurato al 100% ma molto vicino. L'intreccio dei personaggi è ben studiato e mai troppo forzato, ma storicamente probabile, far vedere la storia dell'inizio del nostro secolo tramite occhi che sarebbero potuti essere i nostri ridà vita alla storia come nessun saggio o documentario potrebbe.
In conclusione lo promuovo, per chi ama la storia della grande guerra e per chi ama farsi catturare da un libro e usare un pò di concentrazione nella lettura. ;)

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chicca Opinione inserita da chicca    06 Aprile, 2011
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medaglia di bronzo

Ho adorato I Pilastri della Terra, amato Mondo senza fine e letto con gusto questo ultimo romanzo di Ken Follett.
Speriamo che la caduta si arresti e che i prossimi due libri ( è stata già annunciata l'uscita per il prossimo romanzo nel 2012) siano un tantino più coinvolgenti e che Follett torni ad ammaliarci come è capace.
Il romanzo nel complesso si legge agevolmente e ci regala un affresco dell'occidente agli inizi del secolo scorso, dalla Russia zarista e rivoluzionaria, agli Stati Uniti, all'Inghilterra post vittoriana, alla Germania. Personaggi storici e di fantasia si intrecciano con grazia rendendo il tutto molto verosimile.
Peccato non ci sia neanche un accenno all'Italia...

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mondo senza fine, i pilastri della terra
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Stefano_Trento Opinione inserita da Stefano_Trento    06 Marzo, 2011
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ottimo libro

Personalmente credo che questo libro superi i Pilastri della Terra il mio libro preferito, e dopo la elusioni del MODO SENZA FINE ero un pò titubante..
Invece il libro è piacevole ed è ottima la maestria di Follet nel riuscire a gestire praticamente 5 storie che si incastrano e si intrecciano.
A volte alcuni intrecci sono forzati,e la casualità sembra tirata per i capelli,però non è un dramma,riprende un pò i clichè di Follet come gli amori "impossibili"
Molto ben curata la ricostruzione storica...non vedo l'ora di leggere il prossimo libro che uscirà nel 2012...l'arresto di Hitler apre il capitolo sul periodo che precede la seconda guerra mondiale con l'avvento del nazional socialismo..
Attendo fiducioso

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Opinione inserita da Adele    21 Febbraio, 2011

Senza parole: stupendo!

Io sono rimasta senza fiato, questo libro mi ha travolta letteralmente. I pilastri della terra era il mio libro preferito da sempre, ma questo nuovo lavoro di Follett mi ha tolto anche il sonno, talmente ero curiosa di leggere il prosieguo delle vicende.
Sono una grande romantica e la storia di Ethel e Fitz, contrastata da uno stupido classismo(lui la ama,sono i clichè in cui è cresciuto ad accecarlo) mi ha coinvolta moltissimo, lei è la mia eroina!
Ho trovato, come molti a quanto pare, un pò noiose le pagine in cui si narrava della guerra sul campo di battaglia, anche se resto sempre affascinata dalla voglia di Follett di ricercare e documentare tanti dettagli. Le pagine della rivoluzione russa, però,sono davvero un pò noiose, anche se la curiosità per l'evoluzione della trama mi portava comunque a divorare le 100-150 pagine al giorno!!!
Il seguito uscirà l'anno prossimo: questo mi delude davvero, non so come farò a resistere!

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GabriCremo Opinione inserita da GabriCremo    05 Febbraio, 2011
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Ottimo lavoro

Nello scrivere questo libro, credo che Ken Follett abbia voluto affrontare il lavoro in una maniera quasi nuova, che a me è piaciuta. Il soggetto reale dell'opera non sono più le vicende dei personaggi, ma la storia stessa di un periodo così complesso come il primo quarto dello scorso secolo. Le vicende dei fratelli gallesi Billy e Ethel, del conte inglese Fitz e sua sorella Maud, dei russi Grigorij e Lev Peskov, del aristocratico liberale tedesco Walter e del diplomatico americano Gus sono il mezzo con cui l'autore vuole mostrare al lettore, sotto punti di vista estremamente differenti, un quadro complessivo di questo periodo, trattando tematiche centrali quali il classismo, la rivoluzione russa, il ruolo della donna e la mitizzazione della patria e della razza, tutto legato da quel terribile massacro che è stata la Grande Guerra. Detto questo, le vicende dei personaggi sono apprezzabili, e in diversi momenti della lettura hanno saputo tenermi con il fiato sospeso o commuovermi; ho gradito anche come l'autore abbia collegato in maniera verosimile i personaggi di sua invenzione con personaggi storici e fatti realmente accaduti. Tuttavia nel complesso c'è qualche stonatura; innanzitutto i personaggi che si cerca di seguire sono troppi (di solito nelle altre opere erano quattro o cinque, qua ben otto), sebbene come sempre ben caratterizzati. Questo forse era inevitabile vista la linea scelta dall'autore, ma così si ha a che fare con salti narrativi delle vicende che lasciano alcuni dei protagonisti nel dimenticatoio per anche cento pagine, con ovvie difficoltà per il lettore a ricordarsi gli avvenimenti precedenti. In secondo luogo, l'incrociarsi dei cammini dei vari personaggi principali è fatto a volte di coincidenze troppo forzate, che alla lunga fanno storcere un po' la bocca. Infine, le prime duecentocinquanta pagine, che servono da introduzione al conflitto sono in alcuni punti un po' ridondanti, rendendo poco piacevole la lettura di questa parte.
Nonostante questi contro, trovo che questa sia stata proprio una bella lettura, in attesa del seguito; lo consiglio vivamente a chi è già un po' rodato con questo autore.

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Debs Opinione inserita da Debs    27 Gennaio, 2011
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Stand-by

Ho disperatamente letto tutte le vostre recensioni...nella spranza di trovare le energie x andare avanti....appena pubblicato l'ho subito acquistato avidamente e allo stesso modo ho anche letto le prime 400 pagine...poi improvvismente battuta d'arresto....sicuramente ken follet sa mescolare come al solito le vicende private dei diversi protagonisti, appartenenti a diverse classi sociali, con quelli che sono gli aventi storici...lo sfondo è sicuramente interessante, un po meno alcune vicende private che ricadono nei classici clichè quali governante-padrone e amori ostacolati....ammetto poi che non sono appassionata di guerra per cui aspetti tecnici quali l'organizzazione dei battaglioni di guerra e delle battaglie la trovo abbastanza noiosa....
Morale: lettura consigliata????dico si perchè comunque i libri di ken follett non m hanno mai deluso ma questa ahimè potrebbe essere la prima volta!

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marco 70 Opinione inserita da marco 70    18 Dicembre, 2010
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IL solito mestiere , nessun capolavoro

In questo romanzo di ken follett, a differenza di altri, lo sfondo storico assume un ruolo centrale,quasi preponderante. Il numero dei personaggi storici realmente vissuti, la descrizione degli avvenimenti convulsi che nel giro di un mese portarono la civiltà della " belle epoquè " all'autodistruzione è serrata, precisa .Oserei dire fin troppo! Sembra quasi un saggio storico sullo scoppio della prima guerra mondiale!L'idea di farli descrivere a un diplomatico tedesco e una suffragetta inglese teneramente innamorati è forse banale.Ma il punto debole di questo come di altri romanzi di Ken follett non è l'intreccio banale o la mancanza di colpi di scena ma la scrittura sciatta,banale,mediocre dal punto di vista letterario.Tranne forse le pagine iniziali sulla vita nelle miniere gallesi, non mi ricordo pagine ben scritte,frasi che ti rimangono impresse. Ken Follett sarà sempre un autore di best seller ( buon per lui ) non un autore destinato a lasciare traccie di sè nei decenni.Insomma un buon artigiano , non un artista.

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A CHI AMA I ROMANZI STORICI
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Doc Opinione inserita da Doc    13 Dicembre, 2010
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Stile d'inconfondibile piacevolezza.

L'epica di Follett affascina sempre: rendere familiare l'epoca storica in cui ambienta i suoi romanzi è certamente un punto di forza dell'autore britannico. E così accade anche in questo nuovo sforzo letterario.
Pro: personaggi numerosi, diversificati e ben delineati nel proprio contesto, trama nel complesso coinvolgente, storicità ben documentata.
Contro: troppo spazio ai dettagli delle diverse battaglie che appesantiscono il volume, non solo di pagine.
"La caduta dei giganti" ci immerge nelle fasi convulse della Prima Guerra Mondiale come se tutti ne fossimo stati consumati in prima persona, non importa se in una Russia vicina alla Rivoluzione, in un'Inghilterra spaventata dalla fine del Colonialismo, in una Germania quasi Nazionalsocialista o negli States, nuovo simbolo di Libertà.

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e apprezzato altri libri di Follett, in particolar modo "I pilastri della terra" e "Mondo senza fine".
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ukyuky Opinione inserita da ukyuky    27 Novembre, 2010
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Follett

Noioso, banale, quasi sciatto nel non approfondimento psicologico dei personaggi, insomma una grossa delusione per chi apprezza Ken Follett.
Credo che l'autore abbia affrontato con la solita abilità stilistica una prova troppo grande per lui, e forse troppo grande ed inutile per chiunque.
Troppi personaggi molti quasi solo accennati e poi persi nel lento dipanarsi della storia, delle banalità agghiaccianti (la governante messa incinta ed abbandonata, la brutalità senza ragione e la stupidità di tutti gli ufficiali ad eccezione dei due coprotagonisti, la descrizione fumettistica della presa del potere da parte di Lenin, e tante altre): siamo ben lontani dalle descrizioni partecipate, quasi vissute, di altri suoi libri.
Il buon Follett sembra abbia voluto incrementare le sue entrate col minimo sforzo con un occhio (e forse due) attento ad una nuova serie televisiva.
Ma da lui ci aspettiamo di più

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rondinella Opinione inserita da rondinella    06 Novembre, 2010
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La caduta dei giganti

Premetto che non ho mai letto prima d'ora Ken Follett e quindi non ho altre sue opere a cui paragonare questo capolavoro.

A mio parere, è un libro molto bello.
Le vite di persone di diverse nazionalità e ceti si incontrano e si confrontano durante uno dei periodi più vergognosi e orribili dell'Europa e del mondo, la prima guerra mondiale. Il libro è descritto dai diversi punti di vista che rendono un'idea a trecentosessanta gradi degli ideali, degli ambienti e delle vicende senza confondere il lettore. Dall'assassinio in Serbia fino alla caduta del regime assoluto in Russia, dall'entrata in guerra della Gran Bretagna al coinvolgimento degli americani prima della firma dell'armistizio: il filo storico si intreccia piacevolmente alle vicende personali, così da mettere in risalto qualunque aspetto della vita (di tante vite) durante la guerra.
I personaggi sono molti e vari, ognuno con una personalità ben descritta e coinvolgente; le ambientazioni precise e dettagliate; le vicende reali, spaventose ed emozionanti (nemmeno la guerra può nulla contro certi amori).

Forte, appassionante, un vero e proprio affresco storico davvero interessante, che si fa venir voglia di leggere e tiene incollati alle pagine. La scrittura è precisa e da romanzo, ma di ottima comprensione, e il libro è raramente appesantito.
Buona lettura, è splendido!

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sabrinat2601 Opinione inserita da sabrinat2601    03 Novembre, 2010
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La prima guerra mondiale

Mi considero una delle fan più fedeli di Mr. Follett. Avevo atteso trepidante l'uscita di questo suo nuovo romanzo, e devo ammettere di essere rimasta un po delusa.
Lo stile è sempre sublime, ma questa volta la narrazione non mi ha rapito com'era già successo con i suoi precedenti scritti.
Il romanzo parla della storia di personaggi che per ceto, istruzione e nascita non hanno nulla a che fare gli uni con gli altri, ma che la vita porta a incontrarsi e poi a scontrarsi sulla scia del primo conflitto mondiale.
Tocca le tematiche che ad inizio secolo hanno infervorato piazze e parlamenti: dai diritti delle donne e dei lavoratori alla rivoluzione russa, la guerra, le trincee, i morti e gli amori.
E' e rimane uno degli scrittori più significativi dei nostri tempi, e comunque il mio preferito in assoluto.
Aspetto trepidante il seguito.

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Follett
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