Dettagli Recensione
libro interessante ma troppo romanzato
Interessantissino il periodo storico, almeno a me ha sempre interessato il periodo rivoluzionario e quello immediatamente successivo del Direttorio, Consolato e Impero. Trovo pero' che il libro è indubbiamente assai romanzato: tutte queste serate in cui Eugenia Desireè si reca nottetempo da Napoleone in cerca di grazie o favori di quei tempi mi sembra un po' strano...Per non parlare della sera del divorzio di Napoleone da Josephine(Rose Tasher La Pagerie, vedova del Visconte De Beauharnais), in cui l'autrice fa accorrere la sua eroina a consolre, sempre nottetempo, Josephine.
Oltretutto direi che com romanzo è molto fazioso, poichè in esso trapela proprio l'odio, oserei dire pero' quasi l'invidia , dei Bernadotte nei confronti di Napoleone, descritto come un presuntuoso megalomane, parvenu circondato da una famiglia di pezzenti, mentre Josephine fa la figura della prostituta, cosa che non credo assolutamente, doveva essere invece una donna charmante piu' che bella, sopravvissuta fra l'altro alla tragedia del primo marito e scampata al patibolo grazie all'esecuzione di Robespierre e alla fine del Terrore. Sarà indubbiamente stata una donna che ha dovuto usare il suo fascino e le sue grazie per poter sopravvivere , da vedova per di piu' aristocratica,ovviamente, in un ambiente del genere.Ma da qui a farla apparire come una volgare sgualdrina quando oltretutto deve essere stata una donna di una profonda bontà e generosità, che si è sempre prodigata per gli altri e ha amato i propri figli , che hanno vissuto la tragedia della decapitazione del padre, con tutta se stessa.