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Una donna un'opera d'arte
Se un' opera d'arte pluri centenaria potesse parlare e raccontare tutto ciò che ha visto dalla sua nascita, a partire dalla gestazione alla realizzazione da parte del suo autore, per poi attraversare secoli dopo essere stata ammirata, toccata, ceduta, sottratta, donata a volti noti della storia, sarebbe un'esperienza straordinaria da ascoltare.
Parte da questa idea bizzarra e fantasiosa la stesura del romanzo “Io, Monna Lisa” a cura della scrittrice inglese Solomons.
L'impatto è da subito destabilizzante e curioso per il lettore che si trova ad ascoltare la protagonista di uno dei quadri più celebri al mondo. Eppure pagina dopo pagina, il contenuto conquista e aggrada, per la forte verosimiglianza delle riflessioni della Gioconda, per un buon lavoro di ricerca e approfondimento che vi è sotteso, per l'interessante rappresentazione della personalità di Leonardo.
Scorrono i secoli, i volti di Papi, Re, artisti, di tutti coloro che sono venuti a contatto con quella tavola di pioppo che raffigura Lisa del Giocondo.
Una prospettiva narrativa interessante, alternativa, fuori dagli schemi convenzionali in uso nel segmento storico: documentazione e ricostruzione accorpate tra loro con una dose necessaria di fantasia. Operazione più semplice a dirsi che a realizzarsi, per non incappare nella banalità e nella mancanza di credibilità.
Merita un buon plauso questo lavoro e ben si adatta ad un pubblico ampio, lettura godibile e trainante.