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Gli Effinger
 
Gli Effinger 2022-09-16 17:36:04 Molly Bloom
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Molly Bloom Opinione inserita da Molly Bloom    16 Settembre, 2022
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Una saga berlinese

“Gli Effinger” è una saga familiare che copre le vicissitudini di tre generazioni di commercianti e banchieri ebrei nella cornice europea ma soprattutto in quella berlinese e da molti è stata accostata a “I Buddenbrook” di Thomas Mann, paragone azzardato a mio avviso. Certo, per certi versi ci si può avvicinare in quanto l’autrice stessa ha dichiarato di aver voluto riprodurre la storia dei suoi personaggi seguendo il grande Mann. Gabriele Tergit, pseudonimo di Elise Hirschmann, mette dentro il suo libro tutti gli ingredienti necessari: i tempi che furono con i personaggi pieni di ambizioni e che a costo di duro lavoro e impegno mettono su un impero, diventano ricchi e frequentano l’alta borghesia, si sposano, le generazioni si susseguono e assieme a loro si percepisce anche una decadenza della borghesia e l’avvicinamento a un tempo storico tumultuoso, a cavallo delle due guerre mondiali, che sconvolge qualsiasi certezza e rade al suolo qualsiasi ricchezza. Ciò che manca a mio parere è l’armonia del racconto, sia l’armonia descrittiva dei salotti, degli usi e dei costumi ma anche quella dei dialoghi. Spesso ho notato la difficoltà dell’autrice a rendere naturale e godibile la descrizione di un dialogo di più voci, come nel contesto di un ballo, ad esempio. Ci sono delle botte e risposte delle più disparate, infatti spesso mi perdevo perché si passa da un argomento a un altro senza uno stacco. Altra cosa che ho gradito meno è stata la quasi impossibilità ad entrare in empatia con i personaggi in quanto c’è poca introspezione. Conosciamo i personaggi attraverso ciò che dicono e ciò che fanno, mai attraverso ciò che pensano se non in rare eccezioni, tenendomi un po’ in disparte.

Sicuramente è un libro molto ambizioso e dal respiro classico e chi ama la lettura delle saghe familiari sono certa che troverà gradevole anche questa lettura. L’autrice inserisce diverse tematiche come il femminismo spesso presente e affianca al cambiamento storico e sociale determinato dal passare degli anni, il cambiamento e la trasformazione delle correnti artistiche, della letteratura o del teatro, nonché del progresso industriale. Ci sono dei frammenti davvero molto arguti e interessanti che denota l’intelligenza e la grande cultura dell’autrice e a parte le note meno positive che ho espresso sopra è stata davvero una ottima scoperta letteraria.
Concludo con un breve frammento, che mi è piaciuto particolarmente:

“Lo sai, Ludwing, quanto ti voglio bene, ma come può esserci una moralità che si fonda sull’ipocrisia? Come si può avere fiducia in qualcosa che è pura illusione? Il progresso che porta a una felicità sempre maggiore, la comprensione da parte dell’uomo di quale sia l’essenza della natura hanno preso il posto della religione. La nostra religione si chiama scienza della natura. Ciò che voi chiamate immortalità, noi la chiamiamo indistruttibilità della materia. E mi sembra più virile e dignitoso credere a cose dimostrabili piuttosto che perdersi in speculazioni. Dove ci hanno condotto la speculazione? Ai roghi delle streghe e alle persecuzioni degli ebrei e ai giudizi di Dio e alla tortura. Lo sapete, non c’è niente che io odi più di una falsa profondità di ciò che suona blu e romantico e solletica lettori e uditori.”


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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Per chi ama le saghe familiari
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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
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Bentornata, Iana. Si sentiva la mancanza delle tue interessanti recensioni.
Non sapevo proprio di questa saga. Certo, l'accostamento con T. Mann è assai ambizioso.
Tu affermi che il lettore che ama questo tipo di narrativa ne sarà contento. Vedo però che noi ne sei stata affatto entusiasta né relativamente alla piacevolezza di lettura né per la qualità di scrittura (aspetti ovviamente connessi tra loro).
In risposta ad un precedente commento
Molly Bloom
18 Settembre, 2022
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Ciao Emilio, grazie! Si,credo che sia un libro che potrebbe essere apprezzato maggiormente da parte di chi ama le saghe rispetto a me. Resta comunque il fatto che abbia dei difetti secondo me e il fatto che il romanzo sia lungo, circa 900 pagine, fa si che questi difetti siano ancor più evidenti in quanto si protraggono sino alla fine.
siti
18 Settembre, 2022
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Ciao Ioana, bentornata. Mann è certo difficile da eguagliare.
kafka62
29 Settembre, 2022
Segnala questo commento ad un moderatore
Mi associo, sia pure con ritardo, a Emilio e a Laura. Ci mancavano davvero tanto le tue recensioni dirette e sincere!
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