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Bel giallo storico
Baviera 1659 nella cittadina di Schongau si susseguono morti violente di ragazzini, tutti recano un misterioso segno sotto la scapola, tracciato con inchiostro viola e quasi cancellato, sembra un simbolo alchemico che richiama la stregoneria.
In un momento storico in cui la caccia alle streghe non è ancora del tutto dimenticata si trova presto nella guaritrice del paese, che i ragazzini frequentavano assiduamente, la colpevole perfetta.
Il boia del paese, Jacob Kuisl, viene incaricato di torturare la donna al fine di ottenere una rapida confesione e chiudere la vicenda.
Ma mentre la donna è in carcere altri bambini vengono assassinati, questo non scagiona la guaritrice ma da vita ad una diatriba tra i membri del consiglio del paese ognuno mosso dai propri personali interessi per condannare la donna e trovare un colpevole anche se non è quello giusto.
Molto interessante la figura del boia, rappresentato non come un semplice truce esecutore di sentenze capitali ma vero e proprio uomo di legge e anche una specie di speziale con interessi che spaziano dalla botanica alla medicina.
L'uomo, con l'aiuto di un giovane medico invaghito della bellissima figlia del boia, additata da tutti come persona da evitare in quanto figlia di un esecutore di sentenze, evitato dalla gente comune ed escluso dalla socialità spicciola del paese, ma temuto e rispettato, cerca di venire a capo
delle misteriose morti e di altri eventi che, ad un occhio attento come il suo, appaiono sospetti.
Bel giallo storico, con una attenta ricostruzione della situazione sociale post medioevo con le sue superstizioni e una medicina ancora più vicina all'alchimia piuttosto che alla scienza.