Dettagli Recensione
The Wonder
Questo libro mi aveva incuriosito moltissimo fin dalle prime pagine.
La protagonista è Lib Wright, un'infermiera di trent'anni che è rimasta vedova e che è stata l'allieva di Florence Nightingale. E' chiamata dalla famiglia O'Donnell, per osservare la figlia Anna per quindici giorni, la bambina non mangia dal giorno del suo undicesimo compleanno e sono passati quattro mesi.
Molti credono che nella bambina ci sia qualcosa di prodigioso e che questo sia legato alla religione, Anna si sente bene, legge, cuce, canta e prega, anche se per il momento non va a scuola.
Lib arriva nella piccola cittadina di Athlone e si trova davanti una famiglia umile e molto devota che crede che il digiuno di Anna sia legato unicamente alla religione, mentre ci sono una serie di persone che invece credono che tutto sia un imbroglio e una truffa. Per questo hanno chiamato Lib, non tanto per le sue capacità ma per il fatto che abbia lavorato con Florence Nightingale.
La cittadina è molto povera, gli abitanti sono stremati da sette anni di carestia e pestilenza e il caso della bambina potrebbe migliorare le condizioni di vita del paese, visto l'interesse che sta suscitando.
Lib farà a turni con Suor Micheal per osservare la bambina per quindici giorni, 24 ore su 24, la protagonista non crede assolutamente che Anna possa essere sopravvissuta senza mangiare.
"Cosa aveva questa bambina viziata per coinvolgere nella sua messinscena tutti gli adulti che le stavano intorno?"(citazione)
La bambina riceve molte visite, anche di persone che vengono da altre cittadine, la famiglia non sembra interessata ai soldi e tutte le donazioni che vengono fatte sono destinate ai poveri.
Lib è una donna che ha vissuto molti dolori e cerca in tutti i modi di capire cosa c'è dietro a questa storia, pensa inizialmente sia tutto opera della bambina poi però scava più in fondo e uscirà una storia del tutto diversa da quella che immaginiamo all'inizio.
"Le disgrazie che aveva subito l'avevano resa temeraria."(citazione)
Lib è molto ligia al suo lavoro e non si lascia intimorire dal pregiudizio nei suoi confronti, per l'essere inglese e protestante e va avanti per scoprire la verità, instaurando anche un rapporto di amicizia con la bambina.
"Le brave infermiere seguono le regole[...] Ma le migliori capiscono quando è il momento di ignorarle [...]"(citazione)
Questo romanzo si ispira alle storie vere delle "Digiunanti", delle bambine e delle donne che nelle isole britanniche, nell'Europa occidentale e nel Nord America tra il XVI e XX secolo vivevano per lunghi periodi senza mangiare, alcune lo facevano per motivi religiosi.
Questo libro racconta del conflitto tra la scienza e la religione, Lib in questo caso è la voce della razionalità, si base sui fatti e sulle condizioni della bambina e non crede dietro ci sia un qualcosa di prodigioso, ma rimane sempre lucida e cerca di capire cosa è veramente successo.
Molto abitanti della cittadina, invece, credono che Anna abbia qualcosa di speciale e si affidano alla religione e non ai dati medici.
La scrittura è molto buona ma ho trovato che nella prima parte del libro la narrazione è stata molto lenta, ci sono moltissimi dettagli che si devono assimilare e la lettura deve essere molto attenta e quindi meno scorrevole.
Però è un libro che mi ha tenuto incollata alle pagine perché volevo sapere che cosa sarebbe successo alla bambina.
Il personaggio di Lib è ben caratterizzato, il suo scetticismo era anche il mio, quindi ho compreso il suo disagio quando è arrivata in Irlanda e ho apprezzato il suo coraggio e la sua forza d'animo nel continuare a fare il suo lavoro di infermiera, anche se in alcuni casi non era compresa o capita.
Presto questo libro diventerà un film per Netflix con il titolo "The Wonder"