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Utopie
Magnifico affresco di colori e arte in un confortevole angolo della rigogliosa campagna inglese tra la Belle Epoque e la fine della Grande Guerra.
Al centro, una famiglia piuttosto particolare di artisti e intellettuali della borghesia libertaria che ha scelto di vivere quasi 'fuori della Storia' , pur se immersa nella frequentazione di persone più o meno affini .
Olive, celebre scrittrice di fiabe, vive col marito, la propria sorella e i sette figli. Hanno le loro convinzioni "su come il mondo dovrebbe andare" e "apparivano come una di quelle famiglie aperte e piacevolmente complicate". Organizzano feste e spettacoli , musiche e danze. Vi convenivano amici anch'essi artisti e intellettuali, gente di idee anarchiche, donne propense all'emancipazione, idealisti di ogni sorta, "socialisti di porcellana", così chiamati da Dostoevskij per la loro concezione del socialismo utopico secondo "una piacevole e fragile veduta dipinta su una tazza da tè".
Per certi aspetti però "niente era ciò che sembrava" e alcuni figli "temevano di scoprire cose che preferivano non sapere".
Trascorrono gli anni, i bambini si avviano a diventare adulti, e alcuni segreti cominciano a svelarsi. Le utopie e le scelte di vita dei genitori quali ripercussioni avranno sul formarsi dei loro caratteri, sulla loro esistenza stessa ?
La Storia non si arresta, e incombono gli 'anni di piombo '.
Antonia Byatt, grande scrittrice autrice di questo capolavoro letterario, è anche una studiosa dei miti nordici ed evidentemente appassionata estimatrice dell'arte Liberty.
Le pagine del romanzo pertanto traboccano felicemente di colori ben assortiti, di sinuose figure dipinte su vasellame di pregio.
La scrittura è di sfolgorante bellezza.