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Un'eredità di avorio e ambra
 
Un'eredità di avorio e ambra 2021-09-30 09:10:03 sonia fascendini
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    30 Settembre, 2021
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Una famiglia che ha vissuto la storia

Direi che questo libro ha un fascino piuttosto sottile. Più interessante che coinvolgente, mi viene da dire. Indubbiamente non si può rimanere colpiti da una famiglia che vede tra i suoi antenati persone che si sono date del tu con le più brillanti menti a cavallo tra fine ottocento e la prima metà del secolo successivo. Trovo però che la scelta forse l'autore avrebbe dovuto fare una scelta precisa e decidere se questo doveva essere un romanzo, rendendolo più leggero e fruibile, oppure farne un saggio storico con tutto quello che ne consegue in termini di citazioni di fonti storiche e di documenti d'archivio. L'opzione via di mezzo, devo dire che a me non è piaciuta molto, anche se la trama è lineare e ben congeniata.
L'autore prendendo spunto da una collezione di Netsuke: statuine giapponesi fatte di vari materiali tra cui il legno,, avorio e ambra, che devono la loro particolarità alle piccole dimensioni e ciò nonostante alla precisione dei dettagli. Seguendo gli spostamenti che la collezione ha fatto in giro per il mondo seguendo chi ne è stato di volta in volta il proprietario Waal ci racconta la storia della su famiglia. Una ricca famiglia di banchieri ebrei, affascianti dall'arte, dediti al lusso e all'opulenza, fino a scontrarsi con il nazismo, e uscirne non indenni, ma comunque ancora quasi tutti vivi, se pur sparpagliati ai quattro capi del mondo.

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Commenti

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Ciao, Sonia.
Vedo che il libro non ti ha entusiasmato affatto. Io invece l'ho apprezzato molto. Sono comunque contento del confronto, c'è sempre qualcosa su cui riflettere : indubbiamente qualche sapiente sforbiciata avrebbe reso più agevole la lettura. Però questa narrativa fra racconto, biografia, autobiografia e saggistica a me piace molto.
In risposta ad un precedente commento
sonia fascendini
30 Settembre, 2021
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Non si può negare che sia un romanzo curato e preciso il gusto personale però è quello che fa la differenza
Io lo ho abbandonato a metà, deviava decisamente dal contesto giapponese e mi annoiava molto.
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