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Cercando Plinio
La devastante eruzione del Vesuvio del 79 d.c. sommergendo tanta parte dei territori alla sue pendici, procurò migliaia di vittime, tra le quali si annoverà anche il celebre Plinio il Vecchio.
Una vita trascorsa non solo come comandante militare e governatore di territori soggetti al dominio romano, ma uomo dedito alla filosofia, alla scienza, allo studio della natura e alla scrittura, tanto da redigere il prototipo ante litteram di enciclopedia, un compendio di tutto il sapere e lo scibile del suo tempo racchiuso in ben 37 volumi.
La sua “Naturalis Historia” fu per secoli definita un capolavoro e mai eguagliata fino ai tempi moderni. Una faticosa e certosina raccolta di documenti, materiali e tradizioni attinti dalla fonti scritte a sua disposizione e altrettanti materiali acquisiti in prima persona durante le peregrinazioni a seguito dei contingenti romani. Riuscì a spaziare dalla botanica alla medicina, dalla zoologia alla mineralogia, dalla geografia alla storia, senza tralasciare l'arte e tante altre nozioni.
Un lavoro che lo ha consacrato alla fama eterna, un personaggio interessante di cui in realtà è dato conoscere poco, cosicchè taluni saggisti hanno esteso le ricerche e gli studi alla vita del nipote Plinio il Giovane per cercare di dare un volto al celebre zio.
Daisy Dunn è una giovane ricercatrice inglese amante della cultura classica.
“All'ombra del Vesuvio” è un piccolo saggio che si propone di riportare alla luce eventi, accadimenti, impegni politici-sociali di entrambi i Plinii, zio e nipote, per accorpare più tessere possibili e profilare le loro personalità, le attività e le gesta loro attribuite.
Ne nasce una succinta opera di divulgazione, dai contenuti interessanti ma non esaustivi, esposti con l'intento di seguire uno schema cronologico anche se sovente la traccia temporale si perde nei meandri di descrizioni slegate dal flusso narrativo del momento. Ciò produce una segmentazione del narrato con effetto “catalogo” degli usi e costumi del popolo romano del primo secolo dopo Cristo.
Uno scritto leggero, lontano dagli approfondimenti della saggistica istituzionale, pertanto dedicato ad un'ampia platea di pubblico, divenendo leggiadra passeggiata alla scoperta dei costumi romani.
Per nulla sufficiente per saziare le curiosità che aleggiano attorno alla figura del padre di una delle opere più corpose che l'antichità ci abbia tramandato.