Dettagli Recensione
In primis, erano cinque donne
Non conoscevo la vera storia delle donne uccise da Jack Lo Squartatore sapevo, dal film e dalla "leggenda", che si trattava di prostitute, e invece non è così. Questo, a mio avviso, getta una luce ancora più inquietante sull'intera vicenda: sia per quanto riguarda gli omicidi stessi (non era un serial killer di prostitute quindi) sia per quanto riguarda il fatto che si è intenzionalmente voluto denigrare l'identità di queste donne.
La scrittrice ha fatto un lavoro attento e certosino nel ricostruire la vita di queste donne, ha trovato dettagli interessanti e, oltre ad aver reso loro un minimo di attenzione, ha sottolineato come in realtà la cosa comune a queste donne fosse la povertà, la disperazione. Immagino che all'epoca sia stato più facile dire che si trattava "solo" di prostitute, questo ha giustificato sia le indagini fatte coi piedi, sia ha funzionato da monito per tutte: se siete "perdute" potete rischiare anche la vita. Molto avvilente.
Il libro comunque è una ricostruzione veramente bene fatta, forse un po' lenta in certi punti, ma merita di essere letto per conoscere almeno una parte di verità. Per quanto riguarda l'identità dell'assassino, questo getta ulteriori ombre su chi può essere stato e su come siano state condotte le indagini.