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Assurdo ma affascinante
Un libro dalle atmosfere cupe di una Amsterdam fredda, bigotta e crudele di fine 1.600. Nella, una diciottenne sempre vissuta in campagna arriva in città in una serata fredda, per iniziare al vita col marito, incontrato solo per poche nel giorno delle nozze. Entrando i quella casa finisce in un modo parallelo, dove tutti hanno segreti ben custoditi verso l'esterno ma anche nei confronti degli altri abitanti della casa. .Nella si trova con un marito assente, che nemmeno la sfiora, una cognata gelida e autoritaria un domestico di colore che la incuriosisce e la spaventa e una cameriera tanto efficiente nel fare il suo lavoro quanto nell'impicciarsi nei fatti degli atri. Quando il marito le fa un regalo che la offende e la umilia: una miniatura delle loro casa da riempire con bambole e minuscoli utensili la follia inizia a ballare la sua danza. Da quel momento e in effetti in modo piuttosto rapido, visto che la storia si svolge nel giro di pochi mesi tutto assume i contorni del mistero. Uno scherzo crudele, una spia che si è insediata a casa loro, magia, o soprannaturale. qualsiasi cosa sia sconvolge la vita di Nella e degli altri abitanti della casa. Questo libro, al di là della trama offre un affresco sconsolante della vita di Amsterdam: paura e controllo sono le parole d'ordine. La chiesa, le autorità costituite, ma anche le corporazioni si sentono in diritto di tenere sotto controllo la vita dei cittadini. Nessuno è immune dai controlli: e nessuno si sente esentato dal farli. Spiare diventa un dovere ed essere spiati diventa la peggiore delle paure. Libro gradevole da leggere, capace di incuriosire e anche con alcuni personaggi interessanti anche se in effetti abbastanza sopra le righe. Bella prosa, ricca ma capace di scorrere lieve.