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Romanzo piacevole, merita di essere letto
La canzone di Achille è un libro di Madeline Miller, docente di lettere classiche. Apprezzo molto l'epica e, non appena sono venuto a conoscenza dell'esistenza di questo romanzo, ho deciso di leggerlo. Premetto che ero anche leggermente dubbioso, per via del fatto che ha avuto un grande successo commerciale e perciò temevo, appunto, che non fosse altro che un libro commerciale adatto esclusivamente al grande pubblico. Tuttavia, mi sono dovuto ricredere.
Ho apprezzato molto la scrittura di Madeline Miller, poiché è molto scorrevole e piacevolissima. L'ho letto in pochi giorni e i capitoli scivolavano via uno dietro l'altro.
La storia d'amore fra Achille e Patroclo è raccontata in modo avvincente, senza mai annoiare, e, dato che conosco i poemi omerici, mi ha fatto molto piacere osservare come i personaggi di essi (e, ovviamente, prevalentemente dell'Iiade), siano stati descritti dall'autrice.
Non trovo affatto che questo romanzo sia uno stravolgimento dell'epica, anzi, l'autrice è docente di lettere classiche, e ha voluto ispirarsi a essa arricchendola poi con le sue idee, ma alla base di tutto questo c'è una sapiente conoscenza dei poemi omerici.
Quindi, a mio parere si tratta di un romanzo molto gradevole e ne consiglio la lettura. Ovviamente è perfettamente fruibile anche senza conoscere i poemi omerici, ma se ne gode appieno quando si hanno ben chiari i vari personaggi e le loro caratteristiche. Comunque, alla fine del libro c'è un glossario dei personaggi e ne consiglio caldamente la lettura a chi non conosce l'epica, prima di iniziare il romanzo (anche se un po' di ripasso non fa mai male a nessuno...).
Nella lettura del libro non ho trovato difetti talmente gravi da essere segnalati, anche se mi avrebbe fatto piacere che venisse citata anche la fine di Chirone), dato che ha avuto un ruolo molto importante nella vita di Achille e Patroclo. Comunque, sono scelte dell'autrice e non le discuto.
Infine, faccio una piccola considerazione sulla parte "pratica": fra il formato grande (il libro che ho preso in prestito in biblioteca) e quello piccolo (il libro che alla fine ho deciso di comprare), è decisamente meglio il formato piccolo. Più maneggevole, più comodo.