Dettagli Recensione
una mulatta a Londra
Da un libro presentato come "caso letterario dell'anno" mi aspettavo molto di più, in realtà ammetto che ho arrancato per arrivare in fondo. Si tratta di un punto di vista nuovo, riconosco l'originalità della trama: la storia è raccontata da Frannie, una "mulatta" che vive in una piantagione in Giamaica e si ritrova catapultata a Londra insieme al suo padrone che, appena arrivati in terra inglese, la vende come serva. Dopo lo shock iniziale, Frannie si trova a creare un rapporto speciale con la padrona, mentre col padrone ci saranno sempre problemi. Un giorno però i due vengono trovati massacrati e Frannie viene accusata di omicidio, scriverà le sue memorie dal carcere indirizzandole al suo avvocato difensore, e in questo modo ripercorrerà tutta la sua vita fino all'esito del processo.
Sicuramente è molto interessante la figura di Frannie, però sinceramente credo che l'autrice abbia calcato un po' troppo la mano, infilando nella trama un po' troppe cose. Alla fine, davvero si dura fatica a seguire tutto, oltretutto il ritmo risulta molto rallentato e, esclusa la parte finale, non scorre tanto.
Ho apprezzato il punto di vista originale ma nell'insieme il libro non mi è piaciuto e non lo consiglierei.