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La palude dei misteri
Trama: nel 1913 il facoltoso e stimato storico Edmund Stearne si rende colpevole di un brutale assassinio. Il movente di quel folle gesto resterà un mistero sino ai primi anni '60, quando la figlia, l'ormai anziana Maude, decidera' di rivelare la terribile verità.
Michelle Paver offre al lettore un'appassionante lettura in cui sono palesi i riferimenti al gotico: la vecchia magione di Wake's End con la sua palude, a quanto pare infestata da poco raccomandabili spiriti, è il luogo ideale dove ambientare questa storia in cui follia ed eventi paranormali vanno a braccetto.
I riferimenti storici e la terribile condizione femminile di quel tempo sono abilmente incastrati in una trama in cui l'escalation tensiva è palpabile, espressa attraverso i pensieri di Maude e negli appunti custoditi nel diario paterno. Proprio il personale scritto rivelerà misteri e sensi di colpa, in cui la superstizione e le credenze religiose si fondono pericolosamente, pronte a spianare la strada a mefistofeliche entità annunciate da un sinistro dipinto (chiamato, guarda caso, "L' Apocalisse"). Sono tanti gli elementi perfettamente disposti a formare un contesto a dir poco tenebroso, tra cui le vicende della mistica medievale Alice Pyett, determinanti nello scatenare gli eventi. Paver mostra di saper gestire in scioltezza le domande che il lettore si pone lasciandolo rosolare a fuoco lento (e ci sta, visto il tema diabolico). L'omicidio, infatti, è rivelato fin da subito, ma l'autrice riesce a creare ugualmente un clima malevolo acuito dai rapporti sempre più ostici tra la protagonista e lo spocchioso padre. Il loro interagire è ben strutturato sulla chiara antitesi con cui interpretano il mondo circostante, mentre i fantasmi di un passato da tenere segreto a tutti i costi tornano a tormentare una mente posseduta dalla follia, o dal diavolo in persona? A voi, se vorrete, il compito di scoprirlo.