Dettagli Recensione
Dignità a cinque donne
In piena epoca vittoriana un assassino mai identificato ha versato il sangue di cinque donne tra i vicoli bui del malfamato quartiere di Whitechapel di Londra, lasciandole a terra orribilmente mutilate.
Il mostro fu denominato Jack lo squartatore.
Correva l'anno 1888, il suolo anglosassone è attraversato dalla novella spinta industriale, alti comignoli sbuffano fumi nauseabondi, la fatica fisica è un marchio indelebile sulla pelle di uomini e donne, tante bocche da sfamare, condizioni igieniche aberranti, tasso di mortalità esplosivo.
In un simile contesto sociale, le donne diventano l'anello più debole, sfiancate dalle gravidanze e dalla malnutrizione, usate come forza lavoro prima dalla famiglia d'origine poi dai consorti, umiliate e spogliate della dignità di donne ed esseri umani.
Il testo proposto dalla Rubenhold è un affresco storico di grande impatto, ricco e documentato, completo e convincente, lontano dalla superficialità di tanti scritti che vogliono assurgere a romanzo storico senza averne le basi.
L'autrice si propone di ricostruire i veri volti delle cinque vittime ufficiali dello squartatore, portando alla luce in maniera minuziosa l'excursus vitae di ciascuna, dai natali al giorno della morte.
Una narrazione travolgente per il denso realismo, un viaggio nel tempo alla ricerca di luoghi, usi e costumi, un viaggio nel mondo femminile del tardo Ottocento per restituire rispetto e compassione a quelle che furono semplicisticamente etichettate come prostitute.
In realtà dietro questi volti ci sono delle storie di degrado, di sfortuna, di dolore, di violenza.
Un lavoro ben riuscito e certosino capace di assemblare tutte le fonti dell'epoca per rendere giustizia a quelle che furono figlie, madri, mogli e sorelle, prima di essere definite donne perdute dalle cronache di allora e restare così cristallizzate fino ai nostri tempi come esili e indifese farfalle sotto un vetro.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
E' un argomento che mi incuriosisce ma ho incrociato della saggistica piuttosto pesante e poco utile in passato...
Io temevo di incappare in un romanzetto storico, invece ha uno spessore incredibile, perchè l'autrice ricostruisce la vita di ogni donna attenendosi quanto più possibile alle fonti dell'epoca e posteriori.
Ma la fluidità con cui racconta di ogni storia, avvicina il testo alla narrativa più che alla saggistica pedante.
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |