Dettagli Recensione

 
Namamiko
 
Namamiko 2021-03-09 11:59:50 C.U.B.
Voto medio 
 
2.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
1.0
C.U.B. Opinione inserita da C.U.B.    09 Marzo, 2021
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Per gli esperti è bellissimo

Considerata una tra le massime scrittrici giapponesi del secolo scorso, Fumiko Enchi vide pubblicato questo suo lavoro nel 1965. Miscelando verità storica e fantasia, l’autrice ricostruisce una vicenda ambientata alla corte imperiale attorno all’anno mille, in epoca Heian.
In Namamiko si narra del profondo legame tra il giovane imperatore Ichijo e la bellissima Prima Consorte Teishi, una storia d’amore minata dalla brama di potere del perfido Cancelliere Michinaga.
L’opera, che fu blasonata da Mishima Yukio (di cui sono un’affezionata lettrice), è oggi considerata dagli accademici una vera opera d’arte ed io, che di ACCA-demico ho giusto un’ACCA nel nome di battesimo, non posso che – ahimè tristemente- dissociarmi.
La vicenda narrata è effettivamente affascinante, forse potrà accogliere il gusto di chi non abbia affrontato prima questo filone narrativo sui testi d’epoca. Essendo io infatuata di tal periodo storico ed avendo letto diverse opere giapponesi tradotte in italiano, ho trovato misero questo tentativo di ricostruzione. Non può infatti essere classificato come un romanzo storico, considerata la frequente intromissione dell’autrice nel testo con spiegazioni circa l’ipotetica ricostruzione delle fonti, che interrompono l’assimilarsi del lettore al ritmo narrativo.
Ben più seria è la questione legata alla struttura. Chi ha letto Murasaki Shikibu, Sei Shonagon e altri monogatari dell’epoca sa che la bellezza di questi elaborati è anche nella forma. Perché la forma stessa è scenografia con le sue frequenti e delicatissime poesie, con le lunghe pause sui colori e i suoni della natura, messaggi vergati a mano su sottile carta profumata. Qui, il linguaggio è moderno e nulla ha a che spartire con i modelli arcaici.
Prendete, per esempio, un appassionato seguace di Shakespeare e proponetegli una rivisitazione attuale dell’Amleto in prosa. Credete l’apprezzerà? Possiamo scindere una certa, speciale forma poetica dalla trama? Per me, no.

Trovi utile questa opinione? 
130
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il fantasma del vicario
La grande fortuna
Sabotaggio
Nuove abitudini
Linea di fuoco
L'ufficio degli affari occulti
Il mago
La moglie del lobotomista
La guerra di H
Il canto di Calliope
L'aria innocente dell'estate
Max e Flora
Rincorrendo l'amore
Giochi proibiti
Il canto di Mr Dickens
I Netanyahu