Dettagli Recensione
POCA TRAMA E POCA EMOZIONE
In questo libro, vediamo come i vari componenti della famiglia dei Cazalet reagiscono all'arrivo della seconda guerra mondiale e di come essa veniva vista dalle persone "normali" che non la combatterono in prima persona.
Il tempo dell'attesa del titolo può essere interpretato in due modi: l'attesa di ricevere delle notizie dai propri cari che combattono il conflitto, oppure che la trama è ancora sospesa e ferma, nella speranza che qualcosa cambi.
Louise, Clary e Polly sono sicuramente i tre personaggi principali e quelli dove l'autrice si sofferma di più e personalmente, è stato piacevole leggere come cambia la loro vita, come crescono e come stanno diventando delle donne, visto che nel primo volume erano delle bambine.
Anche se lo stile è scorrevole e coinvolgente e mi abbia convinto a continuare la lettura, credo che la trama sia ancora troppo poca e tirata per le lunghe.
Avrei preferito che la guerra non fosse così marginale, si poteva sicuramente approfondire di più e questo è uno dei punti deboli di questo libro.
Rispetto al primo volume per me c'è stato un passo indietro, che però non mi farà rinunciare a continuare la saga anche se farò una pausa e non leggerò subito il resto dei volumi.
Le pagine sono sicuramente troppe per le vicende che sono state narrate, credo che questo romanzo sia eccessivamente lungo e che questo abbia penalizzato la storia, soprattutto nella parte centrale che ho trovato molto lenta.
Ho apprezzato che l'autrice oltre alla narrazione in prima persona, abbia inserito anche delle lettere e delle pagine di diario.
Quello che mi manca davvero è l'emozione, non sono ancora riuscita ad affezionarmi completamente alla storia e credo che questo sia sicuramente un mio difetto ma che l'autrice ci abbia anche messo del suo.
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