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Un mondo scintillante e fragile
Un dono assai gradito e inaspettato, un libro traboccante di cultura e arte, una scrittura d'un livello altissimo, elegante, che non delude mai.
L'autore, De Waal, è un artigiano-artista di buona notorietà. Custodisce nella propria casa in Inghilterra una ricchissima collezione di "netsuke", ninnoli o meglio minuscole sculture di raffinata arte giapponese, ereditata da uno zio.
Le peripezie di questo piccolo tesoro, in possesso della famiglia da quasi un secolo e mezzo, forma il filo conduttore di "Un'eredità di avorio e ambra", libro scintillante, che possiamo chiamare 'romanzo biografico' , documentatissimo perciò particolarmente convincente, che ha come sfondo la Storia d'Europa di fine '800 e del '900 , frutto di un lavoro rigoroso di ricerca e documentazione.
Gli antenati erano ricchi commercianti e banchieri che agivano essenzialmente a Parigi e Vienna, due capitali di cui lo scrittore ci restituisce tutto il fascino e lo splendore del tempo che fu.
A Parigi le frequentazioni vanno da casa Proust agli ateliers degli Impressionisti. La banca di famiglia, poi, è citata da J. Roth nel capolavoro "La marcia di Radetzky". La nonna dell'autore era in corrispondenza epistolare con Rilke.
Si tratta di una famiglia di origine ebraica la quale, con l'invasione nazista, perse quasi tutto, ma i 264 piccoli oggetti di pregio riuscirono avventurosamente a salvarsi, per poi ritornare in Giappone col trasferimento in Estremo Oriente dello zio da cui De Waal li erediterà, testimoni e portatori dell'autenticità di un passato che aveva una tradizione, al cospetto di un presente, invece, in cui "una cultura volgare e impudente, edonistica e senza limiti" contamina il mondo occidentale e l'Oriente industrializzato.
Indicazioni utili
per chi ama bellezza e cultura
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